Per rendere meno indolore il programma nucleare Enel afferma che il 70% dell'investimento riguarderà la parte non nucleare che potrebbe coinvolgere imprese italiane. L'esperienza Edf dice che le percentuali vanno ribaltate. E poi ci sono i debiti dell'Enel e la sicurezza dell'Epr. Un articolo del direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, pubblicato su "Il manifesto".