Conergy, il fotovoltaico di sistema

La tedesca Conergy produce in casa tutti i componenti degli impianti fotovoltaici: dalle celle ai moduli, dagli inverter ai sistemi di montaggio, fino a fornire anche servizi di gestione e maintenance per i grandi impianti. Una strategia in grado di aumentare l'efficienza degli impianti nel loro complesso puntando sulla qualità.

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Il fotovoltaico dal lingotto di silicio fino alla gestione degli impianti, produzione di inverter e sistemi di fissaggio compresi. Sarà quella dei system manufacturer – i produttori “di sistema”, che integrano verticalmente il più possibile – la strategia vincente nel mercato del solare? A crederci c’è la tedesca Conergy. Unica in Europa, l’azienda ha scelto di produrre in casa l’intera gamma di componenti per gli impianti fotovoltaici: celle, moduli, inverter, sistemi di monitoraggio e strutture di montaggio. A questo aggiunge servizi di progettazione, operazione e maintenance per gli impianti più grandi e una rete di installatori certificati per i piccoli.

Fondata nel 1999, la società al momento ha un fatturato di 600 milioni di euro e circa 1 gigawatt di moduli venduti, di cui la metà destinati a grandi impianti. Tra i mercati più interessanti per l’azienda, assieme a quello statunitense, francese, indiano, greco e di altri 11 paesi, c’è l’Italia. Il ramo italiano di Conergy è infatti tra i più prolifici: 65 MW installati dal 2005, conta circa 50 dipendenti divisi tra la sede principale di Vicenza e due unità di sviluppo progetti, in Puglia e in Sicilia. Ma il cuore e la produzione di Conergy restano in Germania dove, come anticipato, l’azienda produce in stabilimenti propri tutte le componenti degli impianti fotovoltaici.

A Bad Vilbel nell’Assia, nascono gli inverter e in sistemi di controllo; a Rangsdorf, vicino a Berlino produce i sistemi di fissaggio, mentre poco più a est, a Frankfurt Oder, vengono realizzati celle e moduli. Inverter e sistemi di montaggio (prodotti rispettivamente con i marchi Voltwerk e Mounting Systems), oltre che usati per i moduli Conergy, vengono venduti anche a terzi.

Per quel che riguarda la produzione dei moduli invece -“unico esempio in Europa” spiegano – nello stabilimento di Frankfurt Oder si riuniscono tutte le fasi produttive per realizzarli: dal lingotto di silicio ai wafer, alle celle fino ai moduli finiti e cablati , un sistema produttivo, ci spiega Andreas Wildorf, direttore marketing del gruppo, che “consente la continua ottimizzazione e sintonizzazione dei processi, nonché controlli di qualità ad ogni stadio.”


(saldatura delle celle nello stabilimento di Frankfurt Oder)

Certo, in un mercato del fotovoltaico in cui gli operatori dovranno competere ribassando i prezzi, un’ azienda con la produzione concentrata in un paese dai costi alti come la Germania come Conergy sembrerebbe svantaggiata rispetto ad altri (anche Conergy infatti – ci spiegano – ricorre in parte a partnership con produttori dell’estremo oriente che lavorano secondo le specifiche dell’azienda). Ma il modello proposto – che punta sulla qualità dei prodotti e su una visione integrata della produzione delle varie componenti – ha vantaggi che in parte compensano i costi.

Realizzare tutti i componenti “in casa” – sottolinea Giuseppe Sofia, direttore generale di Conergy Italia – “nasce dall’esigenza di ricercare il massimo della qualità e delle prestazioni nel tempo dell’impianto nel suo complesso”. L’esempio concreto ce lo fa parlando dei sistemi di montaggio, mentre visitiamo lo stabilimento di Rangsdorf: “l’alluminio che usiamo per realizzare i nostri sistemi di montaggio pur essendo più costoso di altro sul mercato ha una maggiore resistenza alle sollecitazioni meccaniche, cioè è molto più difficile che si rompa o si deformi: una caratteristica in genere sottovalutata che sul lungo periodo però può fare la differenza nei costi operativi di un impianto”.

L’obiettivo – aggiunge Wildorf – “è focalizzarsi sempre di più sullo sviluppo di soluzioni di sistema, in cui tutti i componenti sono progettati in maniera integrata avendo come obiettivo la riduzione dei costi e l’aumento di efficienza dell’impianto fotovoltaico nel suo complesso più che dei singoli componenti”.

Giulio Meneghello (redazione Qualenergia.it)

 
14 giugno 2010
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