Stati Uniti e Ue puntano a tagliare le emissioni di metano del 30% in dieci anni

Le anticipazioni sul nuovo accordo Usa-Ue.

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Unione europea e Stati Uniti stanno per aprire un nuovo fronte nella lotta contro il cambiamento climatico: la riduzione delle emissioni di gas metano (CH4).

Lo riferisce la Reuters, citando documenti visti in esclusiva. Obiettivo degli accordi Usa-Ue, infatti, secondo la bozza del Global Methane Pledge, è tagliare del 30% le emissioni antropogeniche di metano entro il 2030, in confronto ai livelli del 2020. Gli accordi dovrebbero essere presentati questo venerdì, 17 settembre.

I due partner puntano a estendere questo impegno ad altri paesi, tra cui Cina, India, Russia, Brasile.

Il nuovo accordo promosso da Stati Uniti e Unione europea, precisa la Reuters, riguarderà le diverse fonti di emissione di CH4, tra cui: agricoltura e allevamenti, perdite da gasdotti e depositi di stoccaggio del gas, discariche, miniere abbandonate.

Ricordiamo che proprio le infrastrutture del gas in Europa sono responsabili di numerose perdite di metano in atmosfera, dovute a guasti, scarse manutenzioni degli impianti oppure alla pratica del venting, che consiste nella emissione volontaria e controllata di gas dai siti produttivi e di stoccaggio.

La Clean Air Task Force, organizzazione indipendente basata a Boston, di recente ha documentato queste emissioni di metano in oltre 150 siti industriali oil & gas in sette paesi europei, Italia compresa, utilizzando una termocamera a infrarossi.

Secondo un recente rapporto Unep-Climate and Clean Air Coalition, oltre metà delle emissioni globali di metano derivano dalle attività umane in tre settori: combustibili fossili (35%), rifiuti (20%) e agricoltura (40%).

Perché è così urgente ridurre le emissioni di gas metano?

Il punto è che il metano ha un potenziale di riscaldamento globale circa 84 volte più alto della CO2 in un periodo di 20 anni. In altre parole, il metano nel breve termine ha un effetto serra molto più forte della CO2, anche se la permanenza del CH4 in atmosfera è molto più breve (pochi anni) rispetto alla CO2 (centinaia di anni).

Pertanto, diminuire velocemente e su vasta scala le emissioni di gas metano, può contribuire in modo rilevante a contrastare la crisi climatica.

Ricordiamo che lo scorso anno la Commissione europea ha presentato la nuova strategia sul metano, volta a ridurre le emissioni di questo gas-serra.

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