Le infrastrutture del gas in Europa (gasdotti, terminali Gnl, serbatoi e così via) sono responsabili di numerose perdite di metano nell’atmosfera, dovute a guasti, scarse manutenzioni degli impianti oppure alla pratica del venting, che consiste nell’emissione volontaria e controllata di gas dai siti produttivi e di stoccaggio.
Lo rivela Clean Air Task Force, organizzazione indipendente basata a Boston, che per la prima volta ha documentato queste emissioni di metano in oltre 150 siti industriali oil & gas in sette paesi europei, tra cui l’Italia, utilizzando una termocamera a infrarossi.
Da questa prima ricognizione (Clean Air Task Force intende proseguire la campagna nel 2021), è emerso che la maggior parte delle infrastrutture filmate rilasciava gas nell’atmosfera a causa di perdite (leaks) o venting. È bene chiarire che le riprese fanno sempre riferimento a giorni specifici e non consentono di stimare la quantità di metano complessivamente emessa.
Le immagini, spiega una nota, evidenziano che le migliori pratiche industriali, finalizzate a evitare perdite di questo tipo, sono ignorate dalle aziende e dai regolatori nazionali lungo l’intera filiera produttiva e di trasporto-stoccaggio degli idrocarburi.
Tra l’altro, la nota ricorda che il metano ha un effetto serra circa 80 volte più forte dell’anidride carbonica su un periodo di 20 anni e che le emissioni di CH4 sono responsabili di circa il 25% del surriscaldamento globale.
A fine 2021 la Commissione europea dovrebbe presentare la sua versione finale della strategia sul metano, volta a ridurre le emissioni di questo gas-serra.
Tra le perdite documentate dalla termocamera a infrarossi, Clean Air Task Force segnala alcune riprese effettuate proprio in Italia, in particolare il 6-7 e 18 aprile 2021 presso il terminale Gnl di Panigaglia e il 16-17 aprile presso il deposito sotterraneo di Minerbio, il più grande deposito italiano per lo stoccaggio di gas.
In entrambi i casi, si parla di “rilevanti concentrazioni di metano” emesse tramite venting. Si parla anche di gas venting da un deposito sotterraneo di stoccaggio a Bordolano.
In totale, sono oltre 20 i siti filmati in Italia da Clean Air Task Force.