BP inizia l’avventura nell’eolico offshore

Siglata partnership strategica con Equinor per due maxi progetti negli Stati Uniti.

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BP allarga i suoi orizzonti nelle energie rinnovabili con l’annuncio della partnership strategica nell’eolico offshore, siglata con la norvegese Equinor.

Più in dettaglio, spiega una nota di BP, il colosso petrolifero inglese, nell’ambito del suo nuovo obiettivo di diventare una compagnia energetica integrata e sempre più votata alle tecnologie pulite, acquisterà il 50% di due progetti Equinor nell’eolico marino negli Stati Uniti, pagando 1,1 miliardi di dollari alla stessa Equinor.

I progetti sono Empire Wind e Beacon Wind, entrambi lungo la costa est degli Stati Uniti.

Si parla di un potenziale complessivo di oltre 4 GW di potenza installata, considerando i due siti in cui saranno realizzati gli impianti offshore.

Il progetto più avanzato in questo momento è la fase-1 di Empire Wind: nella prima gara per l’eolico offshore bandita dallo Stato di New York, lo scorso luglio 2019, Equinor si è aggiudicata 816 MW da sviluppare con un impianto di 60-80 pale eoliche, da oltre 10 MW ciascuna.

Ricordiamo che BP, dopo aver registrato perdite per 17 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2020, ad agosto ha annunciato che punterà a ridurre del 40% la produzione di fonti fossili entro il 2030, rispetto ai livelli del 2019, e che (sempre al 2030) aumenterà gli investimenti annuali in rinnovabili a 5 miliardi di $ in modo da contare su 50 GW totali di capacità installata in energie low-carbon.

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