Un ragno di alluminio per tagliare i costi dell’eolico in mare

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Dalla Norvegia in arrivo “WindSpider”, una gru autoportante che promette installazioni più semplici anche per le gigantesche turbine da oltre 20 MW, oltre a riparazioni in loco sui parchi offshore.

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Il progetto norvegese WindSpider dovrebbe presto produrre la prima unità in scala reale del suo sistema di gru in alluminio, studiato per l’installazione e la sostituzione di componenti di turbine eoliche onshore e offshore.

L’annuncio è arrivato dall’omonima azienda, in una nota pubblicata lo scorso 4 marzo in cui comunica l’ingresso nel progetto di Leirvik Group AS, EPC norvegese specializzato in strutture in alluminio anche in mare.

Il “ragno” di WindSpider (rendering nell’immagine sopra) è un sistema autoportante e usa la torre della turbina come supporto sia per l’installazione delle pale che per la manutenzione dei parchi eolici galleggianti in loco, invece che a terra come avviene ora per le riparazioni.

Con una capacità di sollevamento effettiva di oltre 1.500 tonnellate – si spiega – risolve alcuni dei maggiori problemi del settore eolico e consente di installare anche le prossime generazioni di turbine da oltre 20 MW, a un costo sostanzialmente inferiore.

La soluzione è sviluppata in stretta collaborazione con alcuni dei principali operatori eolici a livello internazionale e recentemente l’azienda si è assicurata nuove partecipazioni, come quella del gruppo industriale IKM. Da inizio marzo, come detto, ha poi ha avviato una cooperazione industriale con Leirvik, che collaborerà a costruire la prima unità WindSpider, oltre a investire nel progetto e divenirne nuovo partner industriale.

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