Principali modelli giuridici per le CER, un documento della Regione Emilia Romagna

Le caratteristiche dei principali modelli riconosciuti dal nostro ordinamento con cui è possibile realizzare una CER, con punti di forza e di debolezza di ciascuno. Un report a cura di Art-ER, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

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In base alla normativa vigente, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) devono assumere la natura di soggetto giuridico autonomo rispetto ai partecipanti alla stessa, in coerenza con quanto previsto dalla Direttiva 2018/2001/UE e dal d.lgs. n. 199/2021.

Sulla base di questo concetto è stato appena pubblicato un documento a cura di Art-ER, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, che analizza il processo di ideazione e realizzazione di una CER, fornendo un approfondimento sui principali modelli giuridici utilizzabili per la costituzione di tali soggetti, tenendo conto delle loro peculiarità e degli obiettivi che intendono perseguire (documento allegato in fondo all’articolo).

Nel report (34 pp) sono così descritte le caratteristiche generali dei principali modelli attualmente riconosciuti dal nostro ordinamento con cui è possibile realizzare una CER, considerando gli aspetti di forza e debolezza di ciascuno.

Ci sono così in modelli societari, attinenti cioè alle società di cui al libro V del codice civile, e modelli del terzo settore, attinenti cioè alla disciplina dettata in materia dal Codice del terzo settore (D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117).

Questi modelli sono il frutto di una selezione, tra le fattispecie previste dal Codice civile e da altre leggi speciali, di quelle maggiormente compatibili con i requisiti e le condizioni essenziali poste dal legislatore per le CER.

La scelta tra i vari modelli proposti dovrebbe avvenire sulla base delle valutazioni preliminari illustrate in dettaglio nel report. Ma va sempre tenuto conto, si precisa nel documento, che la scelta del modello dovrebbe essere effettuata tenendo conto del progetto di comunità energetica che si vuole perseguire, fatta salva ovviamente la possibilità di trasformazione del modello scelto in base alla direzione che lo sviluppo della CER potrebbe avere.

Insomma, non esiste un modello valido per tutte le possibili configurazioni che una CER può in concreto assumere.

Questo documento ne segue altri, più introduttivi, sulle CER, sempre realizzati dalla Regione Emilia-Romagna.

Ricordiamo che la regione si è già dotata di una normativa dedicata alle Comunità energetiche con azioni di sistema e le misure di sostegno e promozione dell’autoconsumo collettivo e delle Comunità energetiche.

Si prevedono contributi e strumenti finanziari per accompagnare le comunità dalla costituzione e progettazione, fino all’acquisto e all’installazione degli impianti di produzione e accumulo (Comunità energetiche, approvata la legge in Emilia Romagna).

Il primo bando ha registrato un boom di domande, così che le risorse finanziarie a disposizione sono state più che raddoppiate.

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