Comunità energetiche, approvata la legge in Emilia Romagna

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Presto nel Bollettino regionale il documento integrale. Nella regione ci sono già diversi progetti di Cer in sperimentazione.

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La Regione Emilia Romagna ha approvato ieri, 24 maggio, la legge sulle Comunità energetiche (Cer) e l’autoconsumo collettivo di energia rinnovabile.

Giunge così al termine l’iter legislativo avviato con una proposta di legge della Giunta regionale – poi integrata con due progetti dei consiglieri – finalizzata a sostenere lo sviluppo delle Cer e dell’autoconsumo collettivo: gruppi di persone fisiche, imprese, enti territoriali, di ricerca e formazione, religiosi, del Terzo settore e di protezione ambientale che decidono di agire collettivamente per produrre, distribuire, scambiare, accumulare energia a impatto zero attraverso impianti di energia rinnovabile.

A darne notizia è una nota stampa ufficiale della Giunta.

Nella regione sono già attive diverse configurazioni di Comunità energetiche, in fase di sperimentazione: un esempio è quello del Comune di Scandiano nel quale un condominio produce da sé l’energia elettrica di cui ha bisogno e ne accumula anche per alimentare una flotta di automobili elettriche

A Imola un gruppo di imprese produce collettivamente e consuma energia generata da fonti rinnovabili. A Bologna si lavora a Geco, un progetto per sviluppare la produzione sostenibile di energia nella zona Pilastro-Roveri.

Le comunità energetiche – secondo la Regione – non solo metteranno in condizione di incrementare la produzione, l’utilizzo e l’accumulo delle energie rinnovabili in Emilia-Romagna, ma consentiranno di farlo valorizzando progetti e azioni di coesione sociale, per ridurre i prelievi energetici dalla rete e per contrastare la povertà energetica. Cittadini, imprese, enti locali e associazioni saranno al centro della transizione energetica, protagonisti di un cambiamento senza precedenti.

La Regione avrà infatti un particolare riguardo per i progetti a forte valenza sociale e territoriale che coinvolgano i soggetti svantaggiati, ma anche per le opportunità che si potranno creare per il mondo economico.

La nuova legge rappresenta inoltre un importante passo avanti verso il raggiungimento degli obiettivi individuati dal Patto per il Lavoro e per il Clima, sottoscritto dalla Regione a dicembre 2020, con il quale è stato previsto il raggiungimento della ‘neutralità carbonica’ entro il 2050 e il passaggio alle energie pulite e rinnovabili entro il 2035.

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