Attualmente ci sono oltre 200 progetti agrisolari in Europa, divisi tra 10 Paesi, per una potenza complessiva superiore a 15 GW.
Li ha messi in evidenza e catalogati tutti SolarPower Europe, con la nuova mappa digitale lanciata ieri, 15 maggio, che comprende tutti i progetti fotovoltaici all’interno di attività agricole.
Lo schema non si riferisce esclusivamente all’agrovoltaico, ma a diverse applicazioni del solare all’agricoltura, abbracciando così una vasta gamma di tecnologie, tra cui il FV montato a terra, interfilare, dinamico, sopraelevato, sui tetti delle aziende agricole e le serre solari fotovoltaiche.
Una iniziativa sorta per “illustrare l’attuale sviluppo di questo mercato e consentire il monitoraggio dei suoi progressi”, spiega in una nota Eva Vandest, Group Head of Public Affairs e presidente del Land Use and Permiting Workstream di SolarPower Europe.
La mappa fornisce una risorsa per le parti interessate all’interazione tra energia solare e agricoltura, due settori che possono viaggiare di pari passo.
Uno studio dell’università tedesca di Hohenheim, a Stoccarda, pubblicato lo scorso anno, sostiene in particolare che l’agrivoltaico possa attenuare gli effetti della siccità su determinate colture, grazie agli ombreggiamenti dei pannelli solari, aumentando la resa complessiva dei terreni.
Molti progetti presenti sulla mappa inglobano iniziative sulla biodiversità volte a preservare gli ecosistemi, come il monitoraggio dei fiori selvatici e di varie specie animali.
La panoramica mostra progetti in Svizzera, Francia, Paesi Bassi, Lituania, Germania, Spagna, Italia, Belgio, Austria e Regno Unito. Si va dalle piccole applicazioni sotto 1 kW alle grandi installazioni sopra i 100 MW, distinguendo tra soluzioni integrate con le colture, con l’allevamento o con misure di tutela della biodiversità. E tra progetti pilota e progetti commerciali.
In Italia risultano soltanto tre impianti. Quello sviluppato da Insolight in Piemonte, per 10 kW di pannelli a copertura di una coltivazione di mirtilli, e due di Engie in Sicilia: il primo, a Mazara del Vallo, è un progetto da 66,1 MW che impiega pannelli interfilari con tracciamento solare integrati con la coltivazione di fieno, uva ed erbe aromatiche, mentre il secondo, simile ma più piccolo (37,7 MW), si trova a Paternò.
Il nostro Paese ha però messo un freno al settore. Proprio ieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dl Agricoltura che prevede lo stop al fotovoltaico a terra sui terreni agricoli, con alcune deroghe che fanno salvi i sistemi agrivoltaici, anche se restano alcune incertezze sulle caratteristiche che dovranno avere questi impianti.
Ciononostante, quest’anno alla mappa italiana dovrebbe aggiungersi anche l’impianto agrivoltaico di Tarquinia realizzato da Enel Green Power, con una capacità record di circa 170 MW.