Fine maggior tutela e legge di Bilancio: salta il rinvio al 2022

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La proroga è stata espunta dal maxiemendamento che sarà votato oggi pomeriggio al Senato.

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Il maxi-rinvio della piena liberalizzazione del mercato dell’energia non sarà nella legge di Bilancio.

La norma che spostava al 2022 la deadline per la fine della maggior tutela, inserita con un emendamento approvato in commissione Bilancio del Senato non è entrata infatti nel maxiemendamento al Ddl con la legge di Stabilità depositato dal Governo in aula al Senato per la fiducia attesa oggi pomeriggio.

Il sub-emendamento in questione presentato da Elisa Pirro (M5S) prevedeva di far slittare di quasi due anni (ora il termine fissato è primo luglio 2020) l’uscita definitiva dalle tariffe tutelate con una scadenza, che, secondo l’emendamento espunto, sarebbe stata la stessa sia per i clienti domestici sia per le piccole imprese.

A favore di un rinvio rispetto al primo luglio 2020 della piena liberalizzazione dei mercati energetici d’altra parte di sono espressi un po’ tutti gli attori più importanti, compresa l’Autorità per l’Energia,  il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli,  e il presidente e amministratore delegato di Acquirente Unico, Andrea Péruzy.

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