Servizio a tutele graduali, “gli operatori non energetici vanno esclusi dalle aste”

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Le osservazioni di Elettricità Futura in audizione al Senato, sullo schema di decreto con le modalità per far entrare i clienti domestici nel mercato libero.

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Escludere la partecipazione alle aste di operatori attivi in settori diversi dalla fornitura di energia; prevedere una campagna informativa istituzionale coinvolgendo anche le associazioni dei consumatori; fissare requisiti adeguati per essere ammessi alle gare, tra cui il numero minimo di clienti serviti.

Sono le principali osservazioni di Elettricità Futura sul cosiddetto Servizio a Tutele Graduali (STG), previsto dallo schema di decreto ministeriale per accompagnare il passaggio dei clienti elettrici domestici al mercato libero dal 1° gennaio 2024.

L’associazione è stata sentita in audizione dalla commissione Ambiente del Senato, per l’esame dello schema del decreto ministeriale “concernente disciplina dei criteri e delle modalità per l’ingresso consapevole dei clienti domestici nel mercato libero dell’energia elettrica (Atto n. 44)”.

Il servizio a tutele graduali, ricordiamo, coinvolgerà gli utenti domestici che entro fine dicembre 2023 non avranno ancora scelto un fornitore sul mercato libero (il servizio tutelato cesserà da gennaio del prossimo anno).

In generale, secondo Elettricità Futura, le tutele graduali non sono una soluzione efficace per favorire la transizione al mercato libero: rischiano piuttosto di creare una “tutela surrogata” che frena la completa liberalizzazione.

Ciò detto, l’associazione ritiene che la partecipazione alle aste per assegnare il servizio “dovrebbe essere preclusa a operatori attivi in settori di pubblica utilità diversi da quello di fornitura di energia”, come ad esempio gli operatori delle telecomunicazioni.

Inoltre, si chiede di fissare una soglia minima di clienti serviti al 31 dicembre 2022, come requisito per partecipare alle gare; si parla di almeno 100mila clienti.

Tra le altre raccomandazioni, quella di realizzare una campagna informativa nazionale con “adeguato anticipo”.

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