Energia ed emergenza: le istruzioni MiSE sulle attività che possono continuare

CATEGORIE:

Precisazioni agli operatori su cosa si può fare alla luce delle novità introdotte dal Dpcm 22 marzo e successive modifiche e del DL n. 19 del 25 marzo.

ADV
image_pdfimage_print

(Nota della redazione: fino al prossimo 3 aprile, QualEnergia.it ha deciso di rendere accessibili a tutti alcune notizie utili agli operatori nel gestire il lavoro in questa emergenza. Resteranno invece riservati ai soli abbonati al servizio PRO approfondimenti, webinar, bandi e articoli non strettamente legati a queste circostanze eccezionali. Potete abbonarvi o fare un prova gratuita cliccando qui).

Proseguire regolarmente nel servizio di erogazione, sospendendo al contempo le attività non essenziali e assicurando comunque il rispetto di tutte le disposizioni sanitarie in vigore. Ma andare avanti anche con tutta una serie di attività che all’erogazione sono funzionali.

Queste, in estrema sintesi, le istruzioni che il MiSE ha inviato agli operatori del settore elettrico/gas alla luce delle novità introdotte dal Dpcm 22 marzo e successive modifiche e del DL n. 19 del 25 marzo.

Nella nota diramata alle aziende e alle associazioni dalla Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari (allegata in basso), dopo aver ricordato tutte le attività legate alla filiera dell’energia che l’allegato 1 del Dcpm 22 marzo include tra quelle essenziali, si cerca di fare chiarezza su come muoversi per altre attività connesse a queste.

L’art. 1, lettera d), dello stesso decreto, si sottolinea, precisa “[…] anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla lettera e), previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva”.

Quindi, come specificato nella Circolare del Ministero dell’Interno del 23 marzo 2020, in relazione alle attività di cui alla citata lettera d), l’operatore deve comunicare preventivamente al Prefetto competente per territorio la ricorrenza delle condizioni previste dalla norma per la prosecuzione dell’attività ed al Prefetto spetta poi una valutazione in merito alla sussistenza delle condizioni attestate dagli interessati; quindi il meccanismo delineato dal decreto non introduce una forma di preventiva autorizzazione ma legittima la prosecuzione delle attività sino all’adozione di una eventuale sospensione.

Tra le attività indispensabili alla continuità della fornitura e alla sicurezza, la nota MiSE elenca:

  • le attività finalizzate a prevenire rischi per l’incolumità pubblica (prestazioni di pronto intervento per ragioni di sicurezza e salvaguardia dell’ambiente);
  • le attività finalizzate a garantire la continuità e sicurezza dell’esercizio delle reti di trasporto e distribuzione, e la fornitura di energia, con particolare riguardo alla salvaguardia delle utenze non disalimentabili (interventi tecnici finalizzati ad evitare prevedibili interruzioni della continuità del servizio;
  • manutenzione necessaria ad assicurare il corretto funzionamento delle infrastrutture, interventi di ripristino della continuità del servizio a seguito guasti);
  • le attività finalizzate a garantire le attivazioni e riattivazioni necessarie e urgenti di utenze;
  • attività finalizzate a garantire l’esercizio delle sale controllo e dispacciamento;
  • attività di logistica e trasporto funzionali alle attività descritte.

È necessario, si sottolinea, che anche le filiere associate ai servizi energetici essenziali e di pubblica utilità assicurino continuità operativa, provvedendo alle necessarie comunicazioni preventive ai Prefetti competenti.

A tal fine, a titolo esemplificativo e non esaustivo, il MiSE fa un secondo elenco di quelle che possono essere considerate attività strumentali alla continuità del funzionamento:

  • interventi di squadre operative per la riparazione dei guasti, con particolare attenzione ai clienti non disalimentabili;
  • interventi di squadre operative per la rimozione di situazioni di pericolo;
  • interventi di squadre operative per la manutenzione preventiva strettamente necessaria ad assicurare il corretto funzionamento dell’infrastruttura;
  • interventi di squadre operative per il pronto intervento ambientale e per il mantenimento, controllo e verifica degli impianti di bonifica e messa in sicurezza;
  • interventi urgenti su pozzi geotermici o di produzione idrocarburi e relativi impianti al fine di assicurare le condizioni di sicurezza;
  • le attività di manutenzione necessarie a garantire continuità e affidabilità del servizio e gli interventi su impianti atti a mantenere o ripristinare l’esercizio;
  • pronto intervento di ripristino, a seguito di interruzioni della trasmissione dati, come disciplinato dai Codice di Rete;
  • la fornitura e il trasporto di parti di ricambio per attività manutentive necessarie e urgenti;
  • le forniture necessarie per garantire continuità dell’esercizio, ad esempio fornitura di materiale elettromeccanico (trasformatori, cavi, interruttori etc.);
  • le attività di supporto alla logistica del trasporto dei prodotti petroliferi;
  • la logistica del trasporto dei combustibili necessari all’esercizio degli impianti, ivi incluso il trasporto. Per quanto riguarda la logistica del carbone, i servizi portuali strettamente connessi per l’accosto delle navi alle banchine asservite ai siti di produzione nonché il personale portuale impegnato nelle fasi di discarica e pulizia delle stive. Per quanto riguarda la logistica delle biomasse, trasporti su gomma e i servizi portuali strettamente connessi all’approvvigionamento.
  • le prestazioni varie di servizio (quali pulizie, igienizzazioni, vigilanza, ispezioni, sgombero neve, trasporto di personale in elicottero, servizio mensa, servizio di reperibilità/pronto intervento) indispensabili per la prosecuzione dell’esercizio;
  • la logistica del trasporto e smaltimento reflui di processo e rifiuti.

Si fa infine presente che la Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari è stata individuata dal Ministro come punto di contatto con il Dipartimento della Protezione civile e il Commissario Straordinario per l’Emergenza COVID19, al fine di segnalare le misure necessarie a risolvere eventuali criticità del settore energetico, il cui funzionamento in sicurezza riveste carattere strategico, in particolare durante l’attuale periodo di emergenza. A tal fine queste società e associazioni potranno segnalare tali criticità alla mail [email protected].

ADV
×