Inverter Fimer per un impianto fotovoltaico da 860 kWp a Modena

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Utilizzati 9 inverter Fimer (PVS-100-TL-B2 e PVS-50-TL) dal Partner Esse Solar srl che ha progettato e diretti i lavori dell'impianto per Zadi SpA, società della componentistica elettromeccanica per il settore automotive, agricolo e industriale. L'impianto coprirà il 35% del fabbisogno di elettricità.

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È stato realizzato lo scorso anno un impianto fotovoltaico da 860,52 kWp utilizzando inverter forniti da FIMER, azienda che opera nella produzione e vendita di soluzioni per l’energia rinnovabile e la mobilità elettrica.

L’impianto (1704 moduli FV) produrrà circa 1.100 MWh/anno, che si tradurrà in un risparmio di combustibile fossile pari a 210 tep/anno.

I 9 inverter (8 PVS-100-TL-B2 e 1 PVS-50-TL), forniti dal Partner Esse Solar srl che ha progettato e diretti i lavori dell’impianto, sono stati installati a Modena, presso Zadi SpA, società che progetta e produce componentistica elettromeccanica per il settore automotive, agricolo e industriale, che ha consumi di circa 2.800 MWh/anno

Per tanto, il risparmio sui consumi post installazione fotovoltaica è stimabile in circa il 35% rispetto alle condizioni ante-operam.

PVS-100/120-TL è la soluzione di stringa trifase di Fimer connessa al cloud per la realizzazione efficiente di impianti fotovoltaici decentralizzati sia per applicazioni montate a terra che per grandi applicazioni commerciali.

Questa piattaforma ad alta potenza, con taglie fino a 120 kW, massimizza il ROI per gli impianti solari C&I. Grazie ad una struttura con fino a 6 MPPT, la raccolta di energia è ottimizzata anche in situazioni di ombreggiamento.

Questo inverter permette, inoltre, di risparmiare sulle risorse necessarie all’installazione, poiché sono necessarie meno unità e, grazie alle sue dimensioni compatte, si generano ulteriori risparmi dal punto di vista della logistica e della manutenzione. Inoltre, grazie alla wiring box DC/AC integrata, 24 connessioni di stringa, la protezione da sovratensioni e dei fusibili, non è necessaria l’installazione di ulteriori dispositivi.

La connessione wireless da qualsiasi tipo di dispositivo mobile rende la configurazione dell’inverter e dell’impianto ancora più semplice e veloce. La user experience viene ulteriormente migliorata grazie ad un’interfaccia utente (UI) integrata, che consente l’accesso alle impostazioni avanzate di configurazione.

L’APP Installer for Solar Inverters, disponibile per dispositivi Android/iOS, semplifica ulteriormente le installazioni di più inverter.

PVS-50/60-TL è la soluzione di stringa trifase di Fimer, connessa al cloud, per l’ottimizzazione dei costi realizzativi e operativi di impianti commerciali e industriali.

Questo modello della famiglia di inverter di stringa PVS, con 3 MPPT indipendenti di potenza fino a 60 kW, è stato progettato con l’obiettivo di massimizzare il ritorno di investimento in applicazioni decentralizzate montate sia a tetto che a terra.

Il design del prodotto prevede il modulo di potenza e la wiring box racchiusi in un singolo involucro, così da risparmiare su costi e risorse per l’installazione.

Il monitoraggio degli impianti è facilitato dalla possibilità di connettere ciascun inverter alla piattaforma Aurora Vision cloud, garantendo la sicurezza dell’investimento e la profittabilità a lungo termine.

Francesco Feletti, Direttore commerciale di Esse Solar, dichiara: “Attualmente, visti gli aumenti dei costi dell’energia, la priorità degli imprenditori e degli energy manager è quella di efficientare i processi produttivi per ottimizzare i costi e migliorare la propria competitività aziendale, oltre a ridurre l’impatto ambientale per rendere l’azienda quanto più sostenibile possibile. Il modo migliore per avviare questo processo di cambiamento è sicuramente quello di autoprodursi energia con un impianto fotovoltaico”.

“Come sempre – ha spiegato Feletti – abbiamo approcciato questo progetto analizzando puntualmente il profilo energetico del committente, effettuando simulazioni sulla produzione energetica dell’impianto fotovoltaico e intrecciandolo con il profilo di carico per garantire un dimensionamento ottimale capace di massimizzare l’autoconsumo dell’energia prodotta e di raggiungere una buona percentuale di indipendenza dalla rete elettrica nazionale”.

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