La decisione era stata presa già a febbraio 2018, ma ora Generali l’ha resa operativa pubblicando una nota tecnica che “dettaglia le implicazioni operative della strategia sul cambiamento climatico” approvata nei mesi scorsi.
Pilastri del nuovo corso del gruppo assicurativo sono l’incremento di 3,5 miliardi di euro dell’investimento “in settori green” e la dismissione delle partecipazioni legate al carbone, circa 2 miliardi.
Generali – spiega – aumenterà la quota del portafoglio premi relativamente al settore delle energie rinnovabili e l’offerta di prodotti a valenza ambientale per il mercato retail e le PMI
Saranno invece esclusi nuovi investimenti in società legate al settore carbonifero, mentre si attuerà un “disinvestimento graduale” dei 2 miliardi di esposizione alle attività carbonifere, con disinvestimento dell’equity entro aprile 2019.
L’azienda si impegna a “non aumentare la minima esposizione assicurativa ad attività carbonifere e a non assicurare nessun nuovo cliente carbonifero e nessuna nuova costruzione di miniere o centrali elettriche a carbone, con effetto immediato”.
Nei Paesi in cui l’economia e l’occupazione dipendono in modo significativo dal settore del carbone, precisa la nota, “Generali coinvolgerà gli emittenti attraverso un dialogo costante sui loro piani di transizione”.
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