I proprietari di veicoli elettrici fanno risparmiare a tutti gli americani miliardi di dollari sulla bolletta della corrente.
Lo spiega un recente studio di Synapse Energy Economics, una società di ricerca e consulenza sull’intersezione tra energia, economia e ambiente, fondata nel 1996 e con sede in Massachusetts, la cui ricerca è stata sponsorizzata dal Natural Resources Defense Council (Nrdc), un’organizzazione statunitense per la difesa dell’ambiente e concentrata sull’azione legale.
L’analisi ha confrontato l’importo pagato per l’elettricità dai proprietari di veicoli a batteria (EV) con i costi sostenuti dalle aziende per costruire le centrali, generare e distribuire l’energia. In totale, i conducenti di veicoli elettrici hanno fornito più di 3 miliardi di dollari di entrate nette alla rete tra il 2011 e il 2021.
L’effetto netto è che il costo dell’elettricità per tutti i consumatori è risultato più basso, soprattutto perché molti conducenti di veicoli elettrici ricaricano a casa durante la notte, quando la domanda di elettricità è molto inferiore alla capacità della rete elettrica.
Oltre 2,4 miliardi di dollari netti in 10 anni
Se si considerano anche le spese dell’amministrazione pubblica per promuovere gli EV, i ricavi generati dai veicoli elettrici fra il 2011 e il 2021 hanno superato i costi complessivamente di 2,44 miliardi di dollari , come mostra l’illustrazione tratta dallo studio.
I risparmi per i clienti cresceranno nei prossimi anni con l’aumento dei veicoli elettrici e della produzione di energia rinnovabile, secondo Synapse Energy Economics.
Varie analisi hanno previsto che l’elettrificazione dei veicoli avrebbe avuto questo effetto di pressione al ribasso sui prezzi delle bollette.
La novità di questo studio è che utilizza dati reali per dimostrare che questo effetto non è solo una teoria per il futuro, ma una realtà che si sta verificando da oltre un decennio in tutti gli Stati Uniti, ha commentato Jordan Brinn, del Nrdc.
In che modo gli EV fanno calare i prezzi elettrici?
Le utility ottengono una nuova fonte di entrate dai proprietari di veicoli a batteria che pagano l’elettricità per ricaricare l’auto. E con l’incremento del numero di veicoli elettrici in circolazione, aumenta anche questa nuova fonte di reddito per le aziende elettriche.
Tuttavia, produrre elettricità e farla arrivare ai caricabatterie domestici o pubblici comporta costi di generazione, trasmissione e distribuzione dell’elettricità. Il ricavo netto misurato nello studio è la differenza tra le entrate derivanti dalla ricarica dei veicoli elettrici e i costi di fornitura dell’elettricità.
Alcuni clienti delle utility hanno tariffe temporalmente differenziate, per cui l’elettricità viene loro addebitata in misura diversa a seconda dell’ora del giorno in cui ricaricano l’auto.
Queste tariffe sono strutturate in modo da incoraggiare la ricarica nelle ore non di punta, quando la domanda totale di elettricità è più bassa: è cioè più facile ed economico per le utility fornire elettricità in periodi come quelli notturni di bassa domanda o quando c’è molta energia solare nelle ore centrali della giornata.
Un altro rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, della Pacific Gas & Electric e del Natural Resources Defense Council dimostra che la ricarica dei veicoli elettrici nelle ore non di punta potrebbe soddisfare tutte le case dotate di veicoli elettrici con aggiornamenti minimi al sistema di distribuzione dell’elettricità.
Tuttavia, poiché questo tipo di tariffe non è disponibile in tutti gli Usa, lo studio ha ipotizzato che in molti Stati le persone ricarichino le loro auto nelle prime ore della sera, al termine della giornata lavorativa. Anche se una parte della ricarica avviene durante le ore di punta, le aziende elettriche riescono a guadagnare sulla ricarica dei veicoli.
Per continuare la tendenza di ribasso dei prezzi è comunque necessario che un maggior numero di clienti ricarichi in orari non di punta, come la notte, e che le tariffe temporalmente differenziate siano adottate più diffusamente, visto che sono un modo efficace per incentivare questo cambiamento, riducendo contemporaneamente i costi per aziende e clienti (lo studio è consultabile dal link in fondo a questo articolo).
Adeguamenti tariffari
Oltre a generare ricavi netti per la rete, i conducenti di veicoli elettrici risparmiano anche denaro. Pagano di meno per ricaricare l’auto (vedi pdf) che per fare il pieno di benzina, generando entrate per le aziende elettriche invece che per le compagnie petrolifere, entrate che poi sono restituite a tutti i clienti sotto forma di tariffe e bollette più basse.
Gli azionisti delle utility americane, infatti, non possono tenere sempre per sé tutte le entrate aggiuntive. Molti Stati richiedono il “disaccoppiamento delle entrate“, secondo cui le entrate aggiuntive devono essere condivise con i clienti delle utility sotto forma di tariffe e bollette più basse.
Anche negli Stati che non hanno ancora adottato il disaccoppiamento dei ricavi, le utility devono comunque comunicare le entrate, con tariffe e bollette adeguate di conseguenza. Può esserci un certo ritardo tra contabilizzazione delle entrate e adeguamenti tariffari, ma la ricarica dei veicoli elettrici dovrebbe esercitare una pressione al ribasso sui prezzi a vantaggio di tutti i clienti, non solo dei proprietari di veicoli elettrici.
Rete elettrica sotto stress?
Un preconcetto comune sui veicoli a batteria è che il loro crescente numero finirà per stressare la rete elettrica, fino a provocare dei blackout se non si attueranno massicci potenziamenti della infrastruttura, con una conseguente e inevitabile impennata dei prezzi della corrente.
Questa previsione è riferita non solo alle auto elettriche, ma anche ai centri dati per l’intelligenza artificiale e a quelli per alcune criptovalute, come Bitcoin.
Per quanto riguarda gli EV, l’analisi di Synapse ha rilevato che i veicoli elettrici possono contribuire a mantenere la rete in equilibrio perché la maggior parte della ricarica viene effettuata, appunto, durante le pause della domanda complessiva di energia, ovvero di notte. Anche per i centri dati di Bitcoin sono state evidenziate dinamiche favorevoli per la rete (Bitcoin, può favorire la flessibilità rete. Consumi elettrici a confronto).
Conclusioni
In conclusione, questo studio indica che esiste una correlazione tra i ricavi delle utility e il numero di veicoli elettrici in circolazione in un determinato Stato: maggiore è il numero di veicoli a batteria in circolazione, maggiori sono le entrate nette per le utility e minori sono i costi delle bollette per tutti i clienti.
La ricarica dei veicoli elettrici si traduce attualmente in un risparmio per i proprietari di veicoli elettrici e per i non proprietari.
L’implementazione di tariffe differenziate e di investimenti mirati nelle infrastrutture di ricarica incoraggerà ulteriormente l’adozione dei veicoli elettrici, necessaria per rallentare il cambiamento climatico e migliorare la salute pubblica e, indicano gli autori dello studio, farà pure risparmiare i consumatori sulla spesa di energia elettrica.
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