Auto elettriche, costi sempre più bassi: “sorpasso entro tre anni”

Entro il 2027, secondo la società di consulenza Gartner, produrre un veicolo 100% elettrico costerà meno rispetto a una vettura con motore endotermico. Ma ci sono dei lati potenzialmente negativi.

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Sempre più competitiva nei costi di produzione, con un design incentrato sulle batterie e sul software, più difficile (e dispendiosa) da riparare.

È questa l’auto elettrica del prossimo futuro secondo Gartner, società di consulenza e analisi di mercato nel campo dell’IT (Information Technology) basata a Stamford, negli Stati Uniti.

Entro il 2027, prevedono gli esperti, in media costerà meno produrre un veicolo 100% elettrico rispetto a un modello analogo tradizionale, con motore endotermico.

I costi di produzione scenderanno ancora più velocemente dei prezzi delle batterie, si spiega, grazie alle innovazioni dei processi industriali che mirano a ridefinire lo status quo dell’industria automobilistica, accelerando e semplificando l’assemblaggio delle vetture.

Si parla, in particolare, del “giga casting”: l’utilizzo di presse speciali, sempre più grandi, che permettono di produrre direttamente componenti di maggiori dimensioni (che quindi non devono poi essere saldati e assemblati partendo da una serie di parti più piccole), come la Giga Press impiegata da Tesla per la sua Model Y.

In altre parole, questa tecnica di pressofusione consente di stampare l’intera scocca in alluminio di un veicolo, iniettando metallo fuso all’interno degli stampi.

Altra tendenza è progettare il veicolo intorno alle batterie e intorno al software che si intende implementare sul veicolo stesso; l’auto elettrica, infatti, sta diventando un prodotto sempre più tecnologico, al centro di un ecosistema digitale gestito tramite app.

Secondo Pedro Pacheco, vicepresidente del settore ricerca di Gartner, le auto elettriche “raggiungeranno la parità di costo dell’ICE [Internal Combustion Engine, il motore a combustione interna] molto più velocemente di quanto inizialmente previsto”.

Ricordiamo che i costi in discesa delle batterie sono un altro fattore importante che porterà a prezzi finali dei veicoli elettrici  sempre più bassi. Tanto più se davvero i colossi cinesi BYD e CATL dimezzeranno i costi delle loro batterie entro la fine del 2024, come annunciato a gennaio (si veda il nostro articolo dalla fiera KEY 2024 di Rimini).

Allo stesso tempo, le nuove tecniche produttive renderanno alcune riparazioni dei veicoli “notevolmente più costose”, ha affermato Pacheco.

Gartner prevede che entro il 2027 il costo medio per la riparazione della carrozzeria e della batteria di un veicolo elettrico aumenterà del 30%. Quindi è probabile che dopo incidenti o collisioni di una certa entità, sarà più conveniente rottamare un veicolo elettrico e sostituirlo con uno nuovo, piuttosto che ripararlo.

Allo stesso modo, si spiega, riparazioni più costose in caso di incidente possono portare a premi assicurativi più alti o addirittura al rifiuto delle compagnie assicurative di coprire determinati modelli di auto.

Tra le nuove sfide dell’industria automotive, quindi, c’è quella di sviluppare soluzioni tecniche per rendere più facilmente riparabili le vetture elettriche, rilevano gli analisti.

Altre tendenze riguardano poi il mercato automobilistico.

“Con la promessa percepita di facili guadagni, molte startup si sono concentrate sul settore dei veicoli elettrici e alcune sono ancora fortemente dipendenti da finanziamenti esterni, lasciandole particolarmente esposte alle sfide del mercato”, ha affermato Pacheco.

Gartner prevede che entro il 2027, il 15% delle aziende di veicoli elettrici fondate nell’ultimo decennio saranno acquisite o falliranno, perché si sta entrando “in una nuova fase in cui le aziende con i migliori prodotti e servizi vinceranno sulle restanti”.

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