Il trasporto urbano delle merci in aree solo per veicoli a emissioni zero

Cosa sono le Zero-Emission Zones for Freight (ZEZ-F)? Le buone pratiche europee di Rotterdam e Londra. Ci stanno lavorando anche Milano e Roma. Una guida per le ZEZ-F da scaricare.

ADV
image_pdfimage_print

È disponibile oggi anche una guida rivolta a tutti gli attori coinvolti nel trasporto merci per facilitare il processo di decarbonizzazione e per realizzare e definire obiettivi, tempistiche e regolamentazione locale condivisi per il trasporto urbano delle merci.

Si tratta di un documento pubblicato a dicembre dal titolo “Zero-Emission Zones – Don’t Wait to Start with Freight! (allegato in basso) redatto da Transport Decarbonisation Alliance, POLIS e C40 CITIES.

In realtà il trasporto merci è spesso trascurato nelle discussioni politiche sulla mobilità pulita per questioni legate alla percezione di proprietà, responsabilità e costi tra le molteplici parti interessate, anche se in alcuni casi, come nei Paesi Bassi, gli sforzi nazionali hanno guidato l’attuazione di ZEZ-F, ovvero Zone a Emissioni Zero per il trasporto merci.

Le ZEZ-F sono aree urbane in cui possono entrare solo i veicoli per la consegna e il trasporto merci a emissioni zero e i loro obiettivi sono:

  • decarbonizzare
  • ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico
  • ridurre la congestione e miglioramento dell’efficienza
  • creare spazi verdi
  • sviluppare quartieri più vivibili
  • stimolare la domanda di veicoli merci a emissioni zero che dovrebbe segnalare ai produttori il bisogno di produrli in serie.

Gli step per implementare una ZEZ-F di successo proposti dalla guida sono diversi. L’ordine dei passaggi può variare da città in città e nella maggior parte dei casi procederà con un processo ciclico e iterativo.

  • Creare fiducia con le parti interessate del trasporto merci. Comprendere gli interessi e le preoccupazioni dei numerosi stakeholder è la chiave per consentire la collaborazione e l’elaborazione di regole e incentivi efficaci per le ZEZ-F.
  • Chiarire gli obiettivi specifici per la città, pur rispettando quelli condivisi della ZEZ-F. Ogni ZEZ-F sarà unica poiché dimensioni, forma e tipo di gestione dipenderanno dalla vision della città, dagli stakeholders e dall’autorità che la governa.
  • Stabilire una tempistica ambiziosa ma realistica aiuta a pianificare della ZEZ-F e stimolare l’interesse delle parti interessate. Ad esempio, le 35 città firmatarie della C40 Green and Healthy Streets Declaration si sono impegnate ad implementare una ZEZ entro il 2030. Alcune città aderenti hanno stabilito tempi ancor più brevi, come Londra e Rotterdam.
  • Sviluppare una strategia di implementazione poiché le ZEZ-F non sono semplici interventi di sostituzione del veicolo, ma incoraggiano una logistica più efficiente (riducendo il numero di viaggi), una migliore combinazione di modalità di trasporto (ad esempio utilizzando biciclette da carico condivise o veicoli elettrici leggeri per l’ultimo miglio di consegna) e una transizione dei restanti furgoni e camion a emissioni zero.
  • Testare gli interventi desiderati attraverso progetti pilota che consentono di definire nuovi schemi di collaborazione, misurare gli impatti iniziali, fornire dati, creare fiducia nel settore privato e nelle aziende. Nelle città europee si stanno diffondendo i Logistics Living Laboratories che permettono di accelerare i test e la sperimentazione.
  • Implementare, monitorare e ottimizzare: negli anni a venire, quando le prime città inizieranno a implementare le ZEZ-F saranno disponibili indicatori chiave di prestazione (KPI) e piani di monitoraggio. Dati completi sui veicoli merci, sui loro percorsi e sui tipi di utilizzo sono essenziali per progettare una ZEZ-F e poiché i dati provengono principalmente da operatori privati, le città stanno sviluppando metodi innovativi e incentivi per la condivisione delle informazioni.

Sebbene il trasporto merci urbano produca una quota sostanziale di inquinamento ed emissioni di CO2, poche città hanno sviluppato un percorso specifico per migliorarlo. Rotterdam e Londra sono città europee che la Guida presenta come buone pratiche di avvio del processo ZEZ-F.

Per Rotterdam una ZEZ-F entro il 2024

Con l’introduzione dell’Accordo nazionale olandese sul clima le 30-40 città più grandi dei Paesi Bassi devono implementare una ZEZ-F entro il 2025.

Rotterdam lavora da anni in collaborazione con la comunità imprenditoriale per ridurre i movimenti logistici in città, utilizzando sia soluzioni logistiche intelligenti che regolamenti di accesso. Lo ha fatto su base volontaria con un accordo locale chiamato “010 City Logistics”, che coinvolge oltre 600 attori.

Nel 2019, il sindaco ha stabilito la strategia Roadmap Zero-Emission City Logistics che consiste nel trovare uno stakeholder pioniere per ciascun “segmento” di merci (alimenti freschi, edilizia, pacchi, rifiuti, servizi, vendita al dettaglio e all’ingrosso) per dimostrare la possibilità di implementazione delle misure previste e risolvere le sfide man mano che si presentano.

Inoltre, per supportare la consegna urbana a emissioni zero, sono stati sviluppati vari programmi e incentivi locali e nazionali. Per esempio con il programma ECOSTARS i trasportatori guadagnano stelle per operazioni sostenibili e gli intermediari logistici visitano i trasportatori per conto della città di Rotterdam per dare loro consigli non vincolanti su come risparmiare più carburante e anche passare al trasporto senza emissioni; ci sono poi privilegi per il trasporto merci senza emissioni (la possibilità di usare corsie preferenziali e accedere in zone pedonali), sovvenzioni comunali per acquistare furgoni elettrici e helpdesk per aiutare le imprese a fare domanda per sussidi nazionali e europei.

La città prevede di sviluppare il patto Green Deal 010 zero-emission City Logistics 2.0, che includerà un programma d’azione ZEZ-F concreto per passare all’attuazione e, quindi, al monitoraggio.

Per Londra dalla zona “Ultra Low” alla ZEZ dal 2025

Londra sta pianificando una serie di ZEZ progressivamente più grandi per sostenere l’ambizioso obiettivo del sindaco: “entro il 2050 Londra sarà una città a zero emissioni di carbonio e godrà della migliore qualità dell’aria di qualsiasi grande città del mondo”.

La strategia prevede una ZEZ nel centro di Londra dal 2025; una ZEZ più grande nel centro di Londra entro il 2040 e una ZEZ in tutta l’area metropolitana entro il 2050.

Londra attualmente gestisce due zone tariffarie concentriche che regolano l’accesso dei veicoli in base alle loro emissioni, incentivando i veicoli meno inquinanti. Il cordone interno nel centro di Londra è la Ultra Low Emission Zone e corrisponde all’area coperta dalla Congestion Charge. Il cordone esterno è la Low Emission Zone che si applica ai camion e copre quasi l’intera area della Greater London.

I veicoli elettrici, a idrogeno e (fino al 2021) ibridi plug-in possono accedere nella Ultra Low Emission Zone gratuitamente ed evitano anche la Congestion Charge.

Il sindaco, durante il 2021, prevede di inasprire gli standard per la Low Emission Zone, interessando tutti i veicoli merci superiori a 3,5 t e amplierà l’Ultra Low Emission Zone pari a 18 volte le dimensioni del cordone interno, coinvolgendo anche i veicoli merci fino a 3,5 t.

Una valutazione dell’impatto dell’Ultra Low Emission Zone sei mesi dopo il suo lancio ha indicato che nel centro di Londra venivano guidate 13.500 auto inquinanti in meno ogni giorno, con un calo significativo dell’inquinamento atmosferico.

Per supportare l’acquisto di veicoli commerciali a emissioni zero, il sindaco ha introdotto un programma di rottamazione per gli operatori del trasporto merci e ha istituito una task force per la consegna dell’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici, in cooperazione con gli operatori delle infrastrutture logistiche, delle infrastrutture di ricarica e con il settore pubblico.

E in Italia?

Secondo la guida, per quanto riguarda la situazione italiana, le città che hanno aderito alla C40 Green and Healthy Streets Declaration e che, quindi, si sono impegnate ad implementare una ZEZ entro il 2030, sono Milano e Roma. Seguiremo loro questo percorso.

ADV
×