Rinnovabili, il divario tra i piani nazionali e gli obiettivi 2030

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Da quando alla Cop28 di Dubai si sono impegnati a triplicare la potenza installata in energie green, i governi hanno aumentato i loro target in modo irrisorio. Mancano all'appello più di 3.700 GW, ma il mercato indica che si può fare, almeno per il solare.

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Gli obiettivi dei governi sulle fonti rinnovabili sono poco ambiziosi: lo dice il mercato, che sta crescendo molto più di quanto indicano gli Stati nazionali nei loro piani di sviluppo, anche se solo nel fotovoltaico, mentre eolico e storage sono in ritardo.

Un anno fa alla Cop28 di Dubai, i Paesi avevano concordato sull’impegno di triplicare la potenza globale installata nelle energie verdi entro il 2030, raggiungendo 11mila GW cumulativi.

Ma ora, mentre è iniziata la ventinovesima Conferenza Onu sul clima in Azerbaijan, i numeri confermano che di quell’impegno c’è pochissima traccia.

Nel 2023, la somma di tutti i target nazionali sulle rinnovabili al 2030 – 96 Paesi più l’Unione europea come “blocco” – ammontava a 7.238 GW, mentre oggi è salita a… 7.242 GW.

È un incremento impercettibile: appena 4 GW. In sostanza, rimane un “buco” di oltre 3.700 GW di potenza da rinnovabili da realizzare nei prossimi anni, se si vuole davvero triplicare la capacità delle fonti green su scala mondiale (si vedano anche i dati Irena in Triplicare le rinnovabili al 2030? Solo il fotovoltaico è sulla strada giusta).

Questi dati, rilanciati dal think tank energetico Ember, evidenziano, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia difficile passare dalle parole ai fatti nell’ambito delle Cop, sempre più dominate dagli interessi delle lobby dei combustibili fossili.

Intanto però il mercato sta andando nella direzione giusta, almeno per quanto riguarda il fotovoltaico.

Come mostra il grafico, la traiettoria di crescita del solare al 2030 prevista da diverse fonti (Bnef, Iea, SolarPower Europe), è allineata con l’obiettivo di triplicare la potenza delle rinnovabili (linea verde, Aligned with tripling pledge), mentre i target nazionali (linea rossa) rimangono ben sotto le potenzialità espresse dai mercati globali.

In sostanza, il mercato indica un potenziale superiore a 6mila GW di installato fotovoltaico nel 2030, compatibile con il tripling pledge, mentre i piani dei governi si fermano a circa la metà di questa cifra. Ricordiamo che nel 2024 secondo le ultime stime si installeranno quasi 600 GW di impianti FV nel mondo.

Come riassume il prossimo grafico, il solare è appunto l’unica tecnologia dove le previsioni dell’industria combaciano con il percorso da seguire per triplicare la capacità delle rinnovabili.

Nell’eolico c’è un gap di oltre 500 GW; in questo caso le previsioni di mercato sono allineate con i target nazionali, rimanendo comunque sotto al tripling pledge.

Mentre lo scollamento tra obiettivi nazionali (283 GW cumulativi), stime di mercato-industriali (800 GW) e obiettivi al 2030 (1.500 GW) è particolarmente marcato nel settore degli accumuli energetici.

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