Primo trimestre 2021: il consumo di gas in Italia risale ma di poco. Prime forniture col Tap

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Nel periodo gennaio-marzo 2021 in leggero aumento sul 2020 la domanda di metano (+1,7%), anche se in calo del 5,3% sullo stesso periodo 2019. A fine marzo il primo miliardo di mc dall'Azerbaijan arrivato con il metanodotto Tap.

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Come di consueto forniamo i dati ufficiali del Ministero dello Sviluppo economico sui consumi di gas del primo trimestre 2021.

A fine marzo 2021 i consumi di metano nel periodo gennaio-marzo risultano in aumento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo 2020: un incremento di appena 400 milioni di metri cubi. L’impatto del lockdown 2020 si stima che abbia inciso sulla richiesta di gas per circa una ventina di giorni a marzo 2020.

Va evidenziato che, parametrando il dato al primo trimestre 2019 (pari a 25,6 mld di mc), i consumi di gas di questi primi tre mesi dell’anno sarebbero comunque in calo del 5,3% rispetto a due anni fa.

Ricordiamo che il consumo di metano nel 2020 ha avuto un decremento del 5,4%, cioè 4 miliardi di metri cubi in meno rispetto al 2019 (Consumi gas in Italia: nel 2020 sono il 5,4% in meno).

Nella tabella (fonte: MiSE-DGSAIE), il consumo di marzo 2021 e del primo trimestre rapportato al 2020.

Primo trimestre 2021: le fonti dell’import di gas

Le importazioni di gas naturale nel primo trimestre 2021 crescono del 7,9% sul periodo gennaio-marzo 2020.

In aumento del solo 3% l’import dalla Russia, paese da cui è arrivato il 39,7% del gas estero.

In notevole crescita, pari a quasi al 160%, l’import dall’Algeria che oggi è il secondo punto di import (33,5% dell’import totale)

Al contempo continua la riduzione dell’importazione dal Nord Europa (-83,7%), scavalcata persino dalla Libia da cui sono comunque arrivati finora meno di un miliardo di metri cubi di gas (-19,1%) rispetto al primo trimestre 2020.

La novità di questi primi mesi dell’anno è l’arrivo in Italia dei primi quantitativi di gas estratto dai giacimenti dell’Azerbaijan attraverso il metanodotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) con terminale a San Foca di Melendugno, sulla costa adriatica del Salento (quasi 1 mld di mc di metano, oggi pari al 5,5% dell’importazione del paese nel primo trimestre).

Ricordiamo che questa infrastruttura (tratto Grecia-Italia) è costata circa 4 miliardi di euro, di cui 400 milioni di euro per i lavori nel Salento. La capacità di trasporto è di 10 miliardi di metri cubi di gas ogni anno.

Nel complesso si registra un calo del gas importato dai terminal GNL: 2,3 mld mc contro 3 mld mc del 2020 (-22%). A fine marzo questo gas costituiva il 13,2% di tutto quello importato in Italia.

La produzione nazionale scende ancora: -12,4% sul 2020. Nel primo trimestre rappresenterebbe circa il 3,8% della domanda nazionale.

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