Domanda in aumento del 2,5% trainata dal settore industriale, prezzi molto più bassi rispetto ai record registrati durante la crisi energetica (anche se ancora sopra le medie storiche), incertezze sulle forniture globali di Gnl.
Sono le principali tendenze per il mercato mondiale del gas evidenziate dall’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) nel suo Gas Market Report del primo trimestre 2024 (link in basso), mentre la recente decisione della Casa Bianca di sospendere temporaneamente le nuove licenze di esportazione di gas naturale liquefatto, in primis per ragioni climatiche, potrebbe avere delle conseguenze sull’offerta nel medio-lungo termine e sulla volatilità dei prezzi.
Venerdì scorso, 26 gennaio, il presidente Usa Joe Biden ha annunciato una pausa temporanea sulle decisioni pendenti per i progetti di esportazione di Gnl “fino a quando il Dipartimento dell’Energia non potrà aggiornare le analisi sottostanti per le autorizzazioni”, evidenzia una nota della Casa Bianca.
Il punto, osserva l’amministrazione Biden, è che le analisi economiche e ambientali utilizzate dal Doe per autorizzare i progetti Gnl non sono state più aggiornate da circa cinque anni. Pertanto, non considerano in modo adeguato i potenziali aumenti dei costi energetici per i consumatori e produttori americani, né le più recenti valutazioni dell’impatto ambientale dovuto alle estrazioni di gas.
“Dobbiamo anche proteggerci adeguatamente dai rischi per la salute delle nostre comunità, in particolare delle comunità in prima linea negli Stati Uniti che si fanno carico in modo sproporzionato del peso dell’inquinamento derivante dai nuovi impianti di esportazione”, sottolinea il governo Usa.
La pausa è soggetta “a eccezioni per emergenze di sicurezza nazionale impreviste e immediate” e “non avrà alcun impatto sulla nostra capacità di continuare a fornire Gnl ai nostri alleati nel breve termine”.
Tornando al rapporto della Iea, dopo un leggero incremento della domanda di gas nel 2023 (+0,5%), nel 2024 si prevede una crescita del +2,5%, pari a 100 miliardi di metri cubi aggiuntivi in confronto ai dodici mesi precedenti.
Lo scorso anno, la ripresa dei consumi di gas è stata limitata, afferma la Iea, poiché la crescita in Cina, Nord America e in alcuni Paesi in Africa e Medio Oriente è stata parzialmente compensata dal calo in altre regioni, tra cui l’Europa.
Con l’allentamento delle restrizioni pandemiche e la ripresa dell’attività economica, la Cina ha riconquistato la sua posizione di maggiore importatore di Gnl al mondo (sebbene le importazioni cinesi di gas naturale liquefatto nel 2023 fossero ancora sotto i livelli del 2021), mentre la domanda di gas è cresciuta complessivamente del 7%.
Al contrario, il consumo di gas in Europa è diminuito del 7%, raggiungendo il livello più basso dal 1995, grazie in particolare alla rapida espansione delle fonti rinnovabili e una maggiore disponibilità di energia nucleare.
Per il 2024 invece la crescita della domanda globale di gas è destinata a essere più robusta, a causa delle temperature invernali più fredde e dell’allentamento dei prezzi, con le economie emergenti che faranno da traino. Tuttavia, i rischi geopolitici (conflitto in Ucraina e Israele, tensioni nel Canale di Suez), oltre alle preoccupazioni sul lato dell’offerta, potrebbero innescare una rinnovata volatilità dei prezzi.
I prezzi del gas intanto sono diminuiti drasticamente dopo i record registrati nel 2022 e ciò contribuisce a sostenere la ripresa della domanda, soprattutto nei settori industriali.
Nella produzione di energia, si prevede che l’uso di gas aumenterà solo marginalmente, poiché il maggiore consumo di gas in Asia, Nord America e Medio Oriente sarà parzialmente compensato da una riduzione in Europa.
Dal lato dell’offerta, prosegue la Iea, la disponibilità di gas è rimasta relativamente limitata nel 2023, poiché l’aumento della produzione globale di Gnl è stato inferiore alle aspettative.
La crescita dell’offerta è stata anche molto concentrata geograficamente, con gli Stati Uniti che sono diventati il più grande esportatore mondiale di Gnl, rappresentando l’80% dell’offerta aggiuntiva di gas naturale liquefatto nel 2023.
Si prevede poi che nel 2024 le forniture di Gnl cresceranno del 3,5% – ben sotto il tasso di crescita dell’8% registrato tra il 2016 e il 2020 – anche per via dei ritardi nei nuovi impianti di liquefazione. A ciò si aggiungono le incertezze legate alla decisione Usa di sospendere in via temporanea le nuove licenze di esportazione.
Queste dinamiche potrebbero contribuire in modo significativo alle fluttuazioni dei prezzi durante il 2024. Secondo Keisuke Sadamori, direttore dei mercati energetici e della sicurezza della Iea, “ci aspettiamo di vedere una solida crescita della domanda globale di gas quest’anno poiché i prezzi sono scesi a livelli relativamente gestibili. Ma la velocità con cui questa nuova domanda potrà essere soddisfatta sarà fondamentale, soprattutto perché le forniture sono limitate e una nuova sostanziale capacità di Gnl sarà operativa solo dopo il 2024”.
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