Nuovi incentivi per i veicoli elettrici aziendali, sgravi fiscali per le aziende che investono in tecnologie pulite, riduzione della burocrazia: sono alcuni dei punti più importanti del budget 2025 della Germania, che prevede investimenti “altissimi” per l’energia e il clima.
L’accordo tra i tre partiti al governo sul bilancio è arrivato venerdì scorso, 5 luglio, dopo mesi di intensi negoziati.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato, oltre al cacelliere Olaf Scholz (partito socialdemocratico), il ministro dell’Economia Robert Habeck (Verdi) e il ministro delle Finanze Christian Lindner (liberaldemocratici).
Da tenere presente che a novembre 2023 la più alta Corte tedesca che giudica sulla pianificazione del bilancio federale aveva dichiarato illegittimo l’uso di 60 miliardi di euro, provenienti dal debito Covid, per alimentare il Fondo per il clima e la transizione energetica.
Ciò ha costretto il governo a rivedere i suoi piani su come finanziare diverse misure di sostenibilità.
Il budget 2025 ammonta a 481 miliardi di euro con investimenti complessivi nei diversi settori per 57 miliardi, cui vanno aggiunti 34 miliardi dal citato Fondo per il clima e la transizione e altri canali di finanziamento, per un totale di cento miliardi.
I tre partiti della coalizione si sono anche accordati su un budget supplementare di 11 miliardi per il 2024, con investimenti totali per 52 miliardi quest’anno.
In tema di sicurezza energetica e prezzi elettrici, Scholz ha evidenziato che il governo ha deciso di prolungare alcune misure concordate a novembre 2023, tra cui la riduzione dell’imposta sull’elettricità alle industrie al minimo consentito dalla Ue, pari a 0,50 euro/MWh.
Tra le misure approvate, quelle per sostenere la mobilità elettrica, con la realizzazione di 9mila punti di ricarica rapida entro il 2025 tra autostrade, strade statli, aree urbane e rurali, oltre a nuovi sgravi fiscali per l’acquisto di auto elettriche aziendali.
Ricordiamo che anche il nuovo Piano tedesco di ripresa e resilienza da 30,3 miliardi di euro è ora più focalizzato sull’energia pulita e sul clima, con quasi metà dei fondi totali (49,5%) destinato alla transizione “green”.
In particolare, due nuove riforme del Piano riguardano il settore eolico. Per gli impianti a terra, sono definiti per ogni Stato federale gli obiettivi di utilizzo del territorio. Inoltre, ci sono disposizioni che consentono ai singoli Länder di designare ulteriori aree in cui realizzare parchi eolici.
Nel 2024 si dovrebbero assegnare fino a 16 GW di eolico nelle quattro aste previste dalla Bundesnetzagentur (Agenzia federale delle reti), che mettono a disposizione anche i volumi non ancora aggiudicati nelle gare precedenti.
Mentre, per l’offshore, la Germania punta ad almeno 30 GW di potenza totale al 2030, per poi salire a 40 GW entro il 2035 e 70 GW entro il 2045.
Da non dimenticare che ad aprile in Germania è stato approvato il “pacchetto solare” con incentivi più alti per gli impianti commerciali su tetto e per l’agrovoltaico. La misura, inoltre, ammette alle aste i grandi impianti fino a 50 MW (prima il limite era 20 MW) e introduce semplificazioni per installare piccoli sistemi FV da balcone.