L’Europa passa il milione di auto elettriche vendute: dati e valutazioni

Dopo la Cina è il vecchio continente ad aver superato questa prima soglia simbolica della mobilità a zero emissioni. La Norvegia è davanti a tutti, ma crescono molto anche altri paesi. In Italia si soffre soprattutto per la mancanza della rete di ricarica. Numeri e tendenze in sintesi.

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Dopo la Cina, ma prima degli Stati Uniti, l’Europa ha superato il milione di veicoli elettrici venduti complessivamente, grazie agli ottimi risultati del primo semestre 2018.

Il dato, diffuso dal sito EV-volumes.com, ha una doppia chiave di lettura, perché da un lato mostra il boom commerciale delle auto a zero emissioni, soprattutto in alcuni paesi nordici, dall’altro sottolinea quanto sia ancora lunga la strada che dovrebbe portare alla mobilità 100% elettrica “di massa”.

L’interesse crescente degli automobilisti per le alimentazioni alternative – in cui rientrano, è bene precisare, metano e gpl oltre all’elettrico – emerge anche dai dati di luglio sulle vendite in Italia (vedi QualEnergia.it), mentre i motori diesel continuano a perdere terreno.

Da gennaio a giugno 2018, secondo EV-volumes, la società di consulenza svedese con un archivio costantemente aggiornato sul mondo dei veicoli “puliti”, il mercato europeo dell’auto elettrica ha visto 195.000 nuove immatricolazioni (il dato include i furgoni/piccoli mezzi di trasporto merci), segnando così un +42% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Il numero comprende tutte le vetture che si possono rifornire alla presa di corrente, quindi le elettriche “pure” (BEV, Battery Electric Vehicles) e le ibride ricaricabili (PHEV, Plug-in Hybrid Electric Vehicles).

Marzo e giugno sono i mesi in cui si sono immatricolate più auto di questo tipo in Europa, oltre 40.000 in entrambi i casi, come riassume il grafico sotto.

In cima alla classifica c’è sempre la Norvegia, con 36.500 unità plug-in commercializzate nei primi sei mesi dell’anno, circa 9.000 in più in confronto al semestre iniziale del 2017 (vedi il grafico seguente), con la previsione di arrivare a circa 84.000 alla fine del 2018.

A seguire troviamo la Germania, che però molto probabilmente, al termine del prossimo dicembre, secondo gli esperti della società svedese, avrà venduto più auto elettriche in un intero anno della stessa Norvegia (oltre 88.000).

Per l’Italia, EV-volumes riporta un totale di circa 5.000 veicoli elettrici immatricolati da gennaio a giugno 2018, +73% nel paragone con il medesimo periodo dell’anno precedente.

Il mercato sta correndo in diversi paesi, ad esempio Danimarca (+691%), Finlandia (+148%), Olanda (+126%) e Portogallo (+119%).

Tuttavia, in questa fase, dove i volumi di partenza sono ancora molto bassi, è più facile registrare percentuali di crescita notevoli. Il mercato continuerà a espandersi così velocemente?

La previsione di EV-volumes è toccare il milione e 350.000 auto elettriche in circolazione in Europa alla fine del 2018, dopo aver venduto 430.000 unità nell’anno in corso.

Per il momento, le vetture a zero emissioni valgono intorno al 2% circa delle nuove immatricolazioni in media tra i diversi paesi europei, come chiarisce il grafico sotto.

Anche qui, in testa a tutti c’è stabilmente la Norvegia, che riesce a fare il 37% del mercato con i veicoli elettrici (addirittura 46% se guardiamo solamente ai modelli passeggeri, escludendo quindi i furgoni), molto più di qualunque altra nazione: l’Islanda, al secondo posto, si ferma al 13% circa di penetrazione attuale delle auto plug-in sul totale venduto.

Tra gli ostacoli che frenano maggiormente lo sviluppo della mobilità elettrica, certamente, c’è la lentezza con cui in alcune aree geografiche si stanno realizzando le infrastrutture pubbliche e private di ricarica: vedi QualEnergia.it per approfondire il complesso caso italiano.

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