Mercato auto, il diesel perde ancora terreno

Nelle immatricolazioni di luglio, che nel complesso sono in aumento del 4,4%, scende ancora il diesel mentre crescono tutte le altre alimentazioni: benzina, gpl ed elettriche. In particolare le ibride incrementano i volumi in luglio del 47%.

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A luglio è tornato a crescere lievemente il mercato delle auto (+4,4%) ma nelle nuove immatricolazioni continua a perdere terreno il diesel con un – 5,2%.

Questo quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dal Ministero dei trasporti, analizzati in da Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.

Vediamo più nel dettaglio i numeri.

Secondo quanto comunicato il primo agosto dal MIT – scrive Unrae   le vetture vendute al luglio 2018 sono state 152.393, quasi 6.500 in più rispetto alle 145.942 dello stesso mese del 2017 (appunto,+4,4%).

Il cumulato dei primi 7 mesi riduce la flessione a -0,7% con l’immatricolazione di 1.273.730 autovetture, rispetto a 1.283.242 del gennaio-luglio 2017.

“Benché in lieve ripresa, non è facile prevedere per il mercato auto in Italia un recupero rispetto allo scorso anno”, ha spiegato Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, in una nota stampa che ha accompagnato la pubblicazione dei dati.

Le immatricolazioni di autovetture nella seconda parte dell’anno, infatti,  la stima dell’associazione, dovrebbero stabilizzarsi sui livelli del 2017, per portare il 2018 a un volume di immatricolazioni leggermente al di sotto dell’anno precedente, con 1.960.000 autovetture (-0,6%).

Scende il diesel

L’analisi della struttura del mercato rileva però, sempre per luglio, un nuovo calo del diesel del 5,2%, con una quota di mercato che perde oltre 5 punti fermandosi al 51% del totale – spiega la nota Unrae – flessione determinata dalla forte riduzione degli acquisti dei privati (-16,8%), a fronte di un incremento delle vendite negli altri canali, in particolare le società (+11,8%), realisticamente per il riassortimento delle giacenze in vista dell’entrata in vigore, il 1° settembre, delle nuove norme di omologazione dei veicoli (WLTP e RDE). Nei primi 7 mesi la flessione è del 6,2% e la quota, in discesa di 3 punti percentuali, si posiziona al 53,6% del totale.

Di ciò hanno beneficiato le auto a benzina che crescono nel mese dell’11,3%, al 33,1% di quota sul totale, con una crescita nella sola area privati del 26,7%, a fronte di una flessione del 20% nelle società.

Nel cumulato gennaio-luglio l’incremento, decisamente più contenuto, è pari al 2,8%, coprendo 1/3 delle vendite totali. In crescita tutte le altre alimentazioni: il Gpl (+8,5%) riduce il calo del cumulato al -2,8% e sale all’8,1% di quota nel mese (6,3% nei 7 mesi), grazie agli acquisti di società e noleggio.

Le vetture ibride incrementano i volumi in luglio del 47%, superando il 5% di rappresentatività sul mercato e oltre il 4% nel cumulato. Grazie all’offerta di nuovi modelli, il metano cresce del 67,8%, portandosi al 2,2% di quota nel mese e al 2,3% nei 7 mesi. Le elettriche, con il contributo dei privati e soprattutto del noleggio, incrementano i volumi di oltre il 340% nel mese, raggiungendo lo 0,4% di quota sul totale (0,2% nel cumulato e +153% in volume) con 2.906 unità nei sette mesi.

In prospettiva

“Lo scenario di lungo periodo – continua il Presidente Unrae – indica per il 2019 un andamento delle immatricolazioni di autovetture di poco superiore a quanto registrato nel 2017, a 1.980.000 unità, segnando un incremento dell’1%. Solo nel 2020 si prevede che il mercato possa superare la soglia di 2.000.000 di immatricolazioni”.

“Con questi tassi di crescita – conclude Crisci – e senza interventi di stimolo al rinnovo del parco circolante, si fa fatica a vedere un impulso considerevole sul ricambio del parco auto anziano, che conta ancora oggi oltre il 20% di vetture ante Euro 3”.

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