Cosa dice Aiel sul Piano d’azione antinquinamento

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Gli aspetti positivi e le criticità del “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria” secondo l'Associaziona Italiana Energie Agroforestali. Se ne parlerà domani a Vicenza nel corso dell'Assemblea.

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Per parlare del presente e del futuro del settore delle biomasse legnose, AIEL riunisce domani, 7 giugno, a Vicenza le imprese associate.

Si parlerà anche delle novità introdotte con la firma del “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”, sottoscritto dal Governo italiano nel corso del Clean Air Dialogue di Torino (QualEnergia.it).

A tal proposito AIEL ritiene che, complessivamente, gli interventi e le azioni previsti dal Piano di azione vadano nella direzione giusta: a partire dalla valorizzazione energetica dei residui delle coltivazioni legnose agricole (potature).

Positiva anche l’adozione di un approccio di “filiera”, dal combustibile all’impianto, oltre al tentativo di incentivare l’installazione delle migliori tecnologie e di allineare i requisiti prestazionali tra i diversi meccanismi incentivanti.

La valorizzazione della certificazione dei biocombustibili è un altro passo importante, che tuttavia non deve penalizzare i virtuosi e diffusi processi di autoconsumo della legna da ardere. Infine è positivo l’aggiornamento del Dlgs. 28/2011, con l’obiettivo di migliorare le competenze degli installatori-manutentori.

Oltre agli aspetti positivi, nel corso dell’Assemblea si farà chiarezza sui punti critici e i temi che sono rimasti esclusi dal Piano.

È il caso del potenziamento delle attività di ispezione e controllo degli impianti, per favorire gli operatori virtuosi che rispettano le regole e dal fondamentale popolamento dei catasti informatici degli impianti termici, su cui molte Regioni sono ancora troppo indietro.

Pur prevedendo delle campagne di comunicazione rivolte alla cittadinanza sull’importanza del contrasto all’inquinamento atmosferico, non compaiono nel Piano d’azione specifiche iniziative di educazione al corretto utilizzo degli impianti a biomasse da parte dei cittadini, il cui comportamento resta determinante sui fattori di emissioni reali degli impianti domestici.

Inoltre, AIEL sottolinea l’importanza di mettere in campo azioni concrete ed efficaci per la promozione diffusa del Conto Termico, uno strumento fondamentale per garantire il turn-over tecnologico, di cui però resta inutilizzato circa l’80% delle risorse.

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