Consumi gas in Italia: il calo è sempre a due cifre

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Dopo i primi tre trimestri 2023 la domanda di metano nel nostro paese è calata del 13,8%, oltre 7 mld di mc in meno, sullo stesso periodo 2022. Crollo dell'import dalla Russia. Primo fornitore è l'Algeria. Il GNL copre il 27,6% della domanda nazionale.

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Anche per il terzo trimestre 2023 facciamo il punto sui consumi di gas in Italia in base ai dati ufficiali del dipartimento Energia del Mase (DGIS).

Nei primi nove dell’anno la domanda di metano nel nostro paese è calata del 13,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, per un totale di quasi 7,1 miliardi di metri cubi in meno. In parallelo le importazioni sono diminuite del 15,6%.

Un dato che può essere giustificato anche da un minore consumo di gas nel termoelettrico e nella produzione industriale.

Per dare un ulteriore parametro della netta diminuzione della domanda di gas nel nostro paese, notiamo che rispetto ai primi tre trimestri del 2021 il calo è stato ancora più marcato: -16,7% per un consumo di quasi 8,9 miliardi mc in meno.

Nella tabella un quadro dei consumi e dell’import di metano, per il periodo gennaio-settembre 2023.

Ormai ridotto al lumicino il gas importato dalla Russia: quest’anno, in 9 mesi, è ammontato a 2,5 mld mc contro i 21,6 dei primi tre trimestri 2021 (sul 2022 il calo è dell’80%). Al momento dal valico di Tarvisio passa appena il 5,6% dei consumi di gas italiani (a fine 2021 dalla Russia importavamo il 40,3% del totale richiesto).

Vediamo più nel dettaglio i dati sull’import di gas naturale dagli altri paesi.

L’Algeria è il primo fornitore con 17,7 mld mc, con appena un aumento del 2,3% sullo stesso periodo 2022. Al momento rappresenta circa il 40% della domanda.

In diminuzione del 14,9% il gas proveniente dal Nord Europa (circa 1 mld mc), per una copertura della domanda finora del 12,2%.

In leggero incremento sul 2022 l’importazione di gas dalla Libia (1,8 mld mc a fine settembre 2023).

In lievissimo calo il metano importato dall’Azerbaijan: dal gasdotto Tap è arrivato il 4,3% in meno di gas rispetto al 2022, ed è pari a quasi il 16,7% della domanda.

Il gas importato dai terminali GNL è stato pari a 12,2 mld mc, con un incremento di circa 2 mld di mc sul periodo gennaio-settembre 2022 (+20%). Dalle navi gasiere è arrivato finora il 27,6% di gas richiesto a livello nazionale.

La produzione nazionale è sempre in calo: 9,2% sul 2022 (circa 2,2 mld mc a fine settembre). In diminuzione le esportazioni di gas dall’Italia (-630 milioni mc).

Le scorte in questo periodo dell’anno non sono state intaccate, con gli stoccaggi al 24 novembre a 17 mld di mc, pieni per circa il 94%.

Una crisi per questo inverno in Italia, come in Europa, potrebbe verificarsi solo in caso di stop totale degli approvvigionamenti via tubo dalla Russia e di temperature particolarmente fredde, ha spiegato di recente l’associazione europea degli operatori del trasporto gas.

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