Biomasse da filiera corta, come cambiano i controlli per l’emergenza Covid-19

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La circolare del Mipaaf.

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In seguito all’emergenza legata al coronavirus, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha introdotto nuove modalità di certificazione della tracciabilità delle biomasse da filiera corta, per il coefficiente moltiplicativo del K 1,8 per i certificati verdi.

Per i soli controlli della biomassa utilizzata per la produzione di energia elettrica rinnovabile nel corso del 2019 – spiega la circolare allegata in basso – i controlli verranno effettuati dai funzionari incaricati secondo procedure informatiche, fino all’emanazione di eventuali nuovi disposizioni.

I funzionari incaricati contatteranno gli operatori elettrici via mail e comunicheranno la tipologia di documentazione necessaria e che dovrà essere inviata informaticamente per svolgere il controllo.

Preliminarmente dovrà essere inviata una dichiarazione – ai sensi degli Art. 46 e 47 del D.P.R. 445 del 28/12/2000, con allegata copia del documento d’identità del legale rappresentante – in cui si attesta che “tutta la documentazione trasmessa ai fini della certificazione della tracciabilità di filiera per il coefficiente moltiplicativo del K 1,8 è conforme all’originale“.

Inoltre, si spiega nel documento, si dovrà attestare che tutti i DDT, relativi ad ogni fornitore – che verranno inclusi negli elenchi trasmessi per il controllo – siano conformi a quelli registrati nella contabilità fiscale.

Tale documentazione, che deve essere obbligatoriamente conservata in forma cartacea, potrà essere verificata dai funzionari incaricati nelle successive visite di controllo.

L’invio al GSE dei verbali protocollati e sottoscritti – conclude la circolare – avverrà al termine delle procedure di controllo per tutti gli O.E. che hanno inviato istanza per il 2019.

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