Energia e agricoltura, partnership tra Enea, Rse e Crea

  • 2 Novembre 2023

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Tra i temi della collaborazione: agrivoltaico, efficientamento delle filiere, trasformazione delle biomasse, biocarburanti avanzati e idrogeno.

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Rse, Enea e Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura) hanno firmato un protocollo d’intesa per la ricerca e lo sviluppo nel settore della produzione e del consumo di energia nel contesto agricolo.

Tra i temi della collaborazione ci sono l’agrivoltaico, i processi termochimici, biologici e biotecnologici per la trasformazione energetica delle biomasse, per la produzione di biocarburanti avanzati e idrogeno, nonché l’efficientamento energetico delle filiere agricole e agroalimentari.

Lo rendono noto i tre enti di ricerca, sottolineando che il settore agro-energetico, per le sue intrinseche caratteristiche, “rappresenta un asset strategico” per l’economia nazionale.

Il protocollo di intesa, che avrà la durata di tre anni e non comporta alcun flusso finanziario per le parti, serve a “mettere a sistema competenze e esperienze multi-interdisciplinari per contribuire al raggiungimento dei target di decarbonizzazione, allo sviluppo e l’implementazione di modelli di filiere agro-energetiche sostenibili, nonché ad accrescere la competitività e la capacità produttiva delle imprese del settore”, sottolinea il direttore generale di Enea, Giorgio Graditi.

“I biocarburanti, il biometano, la legna e i suoi derivati sono biomasse per uso energetico, prevalentemente termico, che oggi rappresentano circa il 50% di tutte le energie rinnovabili prodotte nel nostro Paese – spiega l’amministratore delegato di Rse Franco Cotana – sono energie rinnovabili programmabili, la cui disponibilità è indipendente dalle condizioni meteorologiche, e per questo giocano un ruolo strategico nella transizione energetico-ambientale che l’Italia e l’Europa hanno intrapreso”.

“Il potenziale sostenibile delle bioenergie non ancora sfruttato in Italia – aggiunge Cotana – è elevato e consentirebbe un raddoppio delle attuali produzioni. Più in generale, le agro-energie e il bioidrogeno sono uno dei settori più promettenti e sfidanti per la ricerca e le tecnologie della decarbonizzazione dei prossimi anni”.

Tali sfide, prosegue l’ad di Rse, richiedono sinergie tra i protagonisti della ricerca applicata come Crea, Rse ed Enea e necessitano di un approccio olistico e circolare che l’accordo sottoscritto consentirà di sviluppare pienamente.

In questo quadro, gli fa eco il prof. Mario Pezzotti, commissario straordinario del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura, “può fornire la conoscenza delle pratiche agricole, della struttura delle aziende, del loro livello tecnologico e dei loro consumi, così come delle loro prospettive di innovazione e delle barriere che ne impediscono gli investimenti”.

Inoltre, prosegue Pezzotti, “verranno individuati casi di eccellenza che possano costituire un incoraggiamento e una traccia per le piccole e medie imprese che spesso, non avendo al loro interno le opportune strutture tecniche e operative per affrontare le nuove soluzioni, richiedono un opportuno percorso di accompagnamento e di supporto nel percorso verso la transizione energetica”.

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