Le aziende più sostenibili, quelle che anticipano le esigenze energetiche future

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Un nuovo report di Centrica spiega perché le aziende sostenibili si rivelano più preparate ad affrontare le sfide dell’innovazione. La strategia è avere piani dettagliati che includono la valutazione dei rischi relativi all'alimentazione e alla fornitura di energia.

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Tutte le aziende hanno bisogno di energia per le proprie attività, ma la dipendenza dalla rete può comportare un rischio. Per questo diventa fondamentale per le aziende pianificare la continuità energetica nel breve termine e anticipare le esigenze energetiche future.

Solo le aziende sostenibili si rivelano “a prova di futuro”

È quanto emerge dall’ultimo report di Centrica Business Solutions “Future-proof: rendi le esigenze energetiche della tua azienda a prova di futuro” (allegato in basso), in cui si rileva che solo le imprese sostenibili più avanzate (52% vs 26% delle altre) hanno implementato piani dettagliati che includono la valutazione dei rischi relativi all’alimentazione e alla fornitura di energia.

Le aziende che vengono identificate come “sostenibili” hanno maggiori probabilità di avere un atteggiamento proattivo e non aspettano che gli operatori della rete elettrica e le autorità di regolamentazione progettino una capacità supplementare nel sistema di alimentazione (73% vs 62%).

In uno scenario di business sempre più complesso, con maggiori rischi e minacce ai modelli aziendali tradizionali, lavorare per ottenere la resilienza energetica è un importante passo avanti per garantire la sostenibilità a lungo termine della propria azienda.

Inoltre, in un contesto di crescente automatizzazione e digitalizzazione dei processi, le aziende dipendono sempre di più da un’alimentazione continua e sempre disponibile, necessaria per il loro funzionamento. Questo rende fondamentale la gestione oculata del rischio di interruzione della fornitura energetica.

“Registriamo una crescente consapevolezza del rischio energetico, annoverato oggi tra i 4 rischi più importanti per le aziende, accanto ai rischi di mercato e al rischio finanziario. Questa percezione cresce ancor più rapidamente in Europa, suggerendo che il problema non riguarda solo i Paesi con condizioni meteorologiche estreme. Anzi, anche la fiducia nella rete e le questioni geopolitiche hanno un ruolo importante in questo contesto. Sono poche, tuttavia, le aziende che si sentono sufficientemente preparate a un’interruzione dell’alimentazione elettrica. E sono solo le aziende più sostenibili e incentrate sul cliente a riconoscere che la resilienza energetica sia un punto di forza”, ha commentato Christian Stella, Managing Director di Centrica Business Solutions Italia.

Le imprese sostenibili, infatti, riconoscono le implicazioni energetiche della digitalizzazione della propria attività e sono più propense a considerare che la resilienza alle interruzioni di energia sia di “vitale importanza”. Ma ciò non significa che siano caute nell’innovare. Anzi, sono proprio le aziende sostenibili a cogliere le opportunità di digitalizzazione con il maggiore entusiasmo. O ancora: a prepararsi per l’agilità, per l’utilizzo di smart o big data o ad aumentare l’automazione: in tutti questi casi, le aziende sostenibili hanno i piani più attivi.

Quando si tratta di creare nuovi prodotti e servizi digitali, ad esempio, il 78% delle aziende sostenibili afferma che in futuro lo farà molto o più di adesso, rispetto a solo il 54% delle altre imprese. Questo suggerisce che le aziende che innovano continuamente possono ottenere un vantaggio competitivo; in questo contesto, la resilienza energetica è un fattore chiave.

Una best practice italiana: SIFI

Un esempio italiano di azienda sostenibile e pronta ad affrontare le sfide del futuro è certamente quello di SIFI, innovativa azienda italiana leader nel settore oftalmico e biomedico, che ha affidato a Centrica Business Solutions la progettazione, il finanziamento e l’installazione di un impianto di cogenerazione.

La soluzione adottata (975 kW elettrici) copre il 70% del consumo elettrico e il 90% del consumo termico derivanti dai cicli produttivi e dall’operatività generale dello stabilimento, soddisfacendo un triplice obiettivo: riduzione dell’impatto ambientale, dei costi energetici e della dipendenza dalla rete elettrica.

In questo modo l’azienda gode di una maggiore continuità di servizio, anche in caso di mancanza di tensione della rete pubblica, tramite il funzionamento dello stesso in cd. ‘isola o emergenza rete’.

Conclude Stella: “Resilienza energetica non significa soltanto mantenere le luci accese, maè un fattore necessario per le aziende che desiderano essere sostenibili a lungo termine. Le sfide attuali riguardano la protezione dei propri impianti aziendali e delle proprie preziose fonti di informazioni: si tratta di gestire la continuità a breve termine e proteggere dall’incertezza energetica nel lungo periodo. L’energia non è più un costo, ma un’opportunità e i vantaggi sono evidenti: le ricerche dimostrano una correlazione tra una strategia matura di resilienza energetica e risultati aziendali positivi”.

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