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Produzione elettrica 2017: tra le rinnovabili cresce solo il fotovoltaico

L’ultimo rapporto mensile di Terna evidenzia una riduzione della domanda elettrica ad aprile rispetto allo stesso mese del 2016. In calo l’output delle fonti pulite, con l’eccezione del solare FV, tornato a crescere dopo un anno sostanzialmente piatto. I dati più importanti.

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Calo della domanda, minore produzione delle fonti rinnovabili, incremento dell’output generato dalle centrali a gas: questo, in sintesi, l’andamento del sistema elettrico italiano che emerge dal nuovo rapporto mensile di Terna pubboicato oggi (con i dati di aprile 2017, allegato in basso).

Partiamo proprio dai consumi: ad aprile, si legge nel documento, la domanda di energia elettrica è stata pari a 23.174 GWh, segnando un calo del 2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La produzione nazionale netta ha toccato 20.347 GWh, composta per il 42% da fonti rinnovabili (8.483GWh) e per il 58% da fonte termica.

In particolare, osserva poi Terna, la produzione da fonti rinnovabili è diminuita sensibilmente (-10,6%), al contrario di quella termoelettrica (+6,6%), sempre in confronto ad aprile 2016.

Per quanto riguarda le rinnovabili, il rapporto registra un aumento per il solare FV (+13,2%) a fronte però del crollo dell’output idroelettrico (-29,2%).

Pure l’eolico è andato male: -12,6% rispetto allo stesso mese di un anno fa. La tabella qui sotto riassume il bilancio energetico di aprile 2017 e dei primi quattro mesi di quest’anno, con le variazioni sul 2016.

Il fotovoltaico, prosegue la nota mensile di Terna, ha prodotto 2.490 GWh ad aprile, con una crescita di circa 171GWh rispetto al mese precedente (marzo 2017). Inoltre, il dato progressivo annuo è in aumento del 15% nel paragone con il 2016, come riassume il grafico sotto.

L’eolico, al contrario, sta generando meno energia elettrica in confronto allo scorso anno, con una riduzione del 10% se guardiamo al primo quadrimestre 2017 vs primo quadrimestre 2016, come chiarisce il terzo grafico che proponiamo.

Segno positivo, invece, per il termoelettrico, capace di produrre il 9% di energia in più da gennaio ad aprile 2017 rispetto al medesimo periodo del 2016 (vedi il prossimo grafico): come ci mostrano i dati GME per lo stesso mese pubblicati ieri, a lavorare di più sono stati soprattutto gli impianti gas.

Per mettere in contesto l’andamento della produzione da rinnovabili, ovviamente dovuto in parte rilevante al meteo, è utile anche ricordare i volumi della potenza cumulativa installata alla fine del 2016 in Italia nell’eolico e nel solare: il fotovoltaico aveva raggiunto 19,2 GW con 369 MW di capacità aggiuntiva nei dodici mesi passati, +24% rispetto ai nuovi impianti realizzati nel 2015.

L’eolico si attestava a 9,5 GW con 290 MW di nuove installazioni, -30% sui risultati ottenuti l’anno precedente.

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