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Auto elettriche, in un decennio le vendite aumenteranno di 10 volte

Nel mondo le vendite annuali delle auto elettriche dovrebbe passare dalle attuali 500mila a 5 milioni nel 2025. Nel prossimo decennio Europa e Cina acquisiranno la leadership di questo mercato. Una ricerca del Servizio Studi e Ricerche di Banca Mps che sintetizza diverse analisi nazionali e internazionali.

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Nel 2015 saranno venduti nel mondo oltre 500.000 veicoli elettrici. Diventeranno 3 milioni nel 2021 e 5 milioni nel 2025. Nonostante vi siano previsioni degli istituti accreditati molto divergenti, si può stimare che nel mondo, al 2025, l’8% delle automobili saranno elettriche, contro lo 0,6% attuale (e di circa l’1% stimato a fine 2016). Questo è quanto afferma una ricerca del Servizio Studi e Ricerche di Banca Mps dal titolo “La nuova frontiera dell’automotive. Un presente promettente e un futuro di successo per l’auto elettrica” (allegata in basso) che sintetizza diverse analisi realizzate su scala nazionale e internazionale.

Il mercato mondiale dell’auto elettrica – si legge – ha cominciato a decollare nel 2011. Durante il 2014 erano stati venduti 320mila veicoli elettrici, numero che comprende quelli a propulsione elettrica in senso stretto (EV) e a propulsione ibrida (PHEV). Lo stock totale di auto elettriche vendute a fine 2014 ammontava a 740mila. La barriera di un milione di unità a livello di vendite cumulative dovrebbe essere stata superata a metà di quest’anno.

Le quote di mercato dell’auto elettrica nei singoli paesi mostrano una netta prevalenza degli Stati Uniti che hanno attualmente il 46% del mercato;, il Giappone, secondo paese, è compreso nella categoria RoW (Resto del Mondo) che ha il 27%. Ancora indietro è l’Unione Europea e soprattutto la Cina che hanno rispettivamente il 18% e l’8% sul totale delle auto elettriche vendute.

Tuttavia, secondo lo studio, per l’anno 2021 la situazione si prospetta completamente diversa: l’Unione Europea dovrebbe essere la prima area, controllando il 37% del mercato e la Cina, in fortissima crescita, si attesterebbe intorno al 30%. Nell’UE il mercato sarà probabilmente favorito da diversi incentivi ecologici, soprattutto di natura fiscale, e dal miglioramento della rete di rifornimento elettrico per le auto, oltre che dal calo del prezzo delle batterie.

Questa crescita si registrerà comunque in un contesto mondiale di notevole incremento del mercato delle auto elettriche che, come abbiamo visto all’inizio, dovrebbe vedere le sue vendite annuali aumentare in dieci anni di 10 volte.

In Italia, nel 2014 sono state vendute 21.387 auto elettriche, +25% rispetto al 2013 (dato UNRAE), quasi tutte di tipo ibrido, su un totale di 1 milione 360mila vetture vendute, circa l’1,6% del totale (vedi grafico, da blog Mondoelettrico su dati UNRAE). Nel 2013 il tasso di penetrazione era solo dello 0,52%. Ad oggi le auto elettriche immatricolate nel nostro paese sono circa 60mila unità, ma lo spazio per la crescita si prospetta molto significativo.

Secondo il rapporto, i problemi che attualmente sono ancora presenti riguardano l’esiguità delle infrastrutture di ricarica e il costo delle batterie. Problemi che si risolveranno con il passare del tempo. Il grande aumento delle stazioni di ricarica ultraveloci atteso nel mondo entro il 2020 (da 35mila a fine 2015 fino a 200mila a fine 2020) e il dimezzamento del costo degli accumulatori, previsto tra il 50 e il 75% nel periodo compreso tra il 2015 e il 2030, daranno slancio all’affermazione dei veicoli elettrici.

In Italia esiste un piano per lo sviluppo dei punti di ricarica per le auto elettriche, prevalentemente di tipo normale (30 minuti-1h) e non veloce. Il piano comporterebbe l’investimento di 50 milioni di euro per realizzare 130mila punti di ricarica fino al 2020.

Sicuramente la crescita del settore delle auto elettriche e la sua graduale sostituzione di quelle a benzina/diesel non sarà la soluzione per una riduzione drastica delle emissioni globali, anche se potrà favorire un minore inquinamento nelle aree urbane. Il ciclo di vita di questi nuovi modelli di veicoli (produzione, utilizzo, rottamazione e riciclo) causerà, gioco forza, una quantità di emissioni ancora ingente. Solo una mobilità meno privata e sempre più collettiva potrà dare i maggiori benefici per il clima. Un tema complesso, questo, che non potremo evitare di affrontare.

La nuova frontiera dell’automotive. Un presente promettente e un futuro di successo per l’auto elettrica, MPS (pdf)

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