Il mercato dei minerali vitali per una serie di tecnologie energetiche pulite è più che raddoppiato negli ultimi cinque anni, con prospettive di un’ulteriore forte crescita.
Gli investimenti in nuove forniture di minerali critici sono aumentati del 30% nel 2022, dopo un progresso del 20% l’anno prima, con il litio che ha visto l’afflusso maggiore di risorse, seguito da rame e nichel.
Se tutti i progetti in programma venissero realizzati in tempo, l’offerta di questi minerali critici sarebbe sufficiente a soddisfare le ambizioni dei vari Paesi, ma rimangono molti rischi e saranno necessarie ulteriori azioni sia sul lato dell’offerta che della domanda.
A preoccupare di più è l’offerta. Qui i progressi nella diversificazione degli approvvigionamenti sono stati limitati e i miglioramenti su una serie di indicatori sociali e ambientali non sono stati omogenei.
Sono questi, in sintesi, i punti salienti dell’edizione inaugurale della Critical Minerals Market Review dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), che vuole fornire un aggiornamento sulle tendenze di investimento, di mercato, tecnologiche e politiche relativamente ai minerali critici per la transizione energetica (sul report vedi anche Minerali critici, un mercato raddoppiato negli ultimi 5 anni).
L’analisi della Iea intende fare il punto sul 2022 e offrire una prima lettura del quadro emergente per il 2023, allo scopo anche di migliorare la trasparenza del mercato. Vediamo qui alcuni dettagli di maggiore rilevanza.
La domanda di minerali critici
La crescente diffusione dei veicoli elettrici e degli impianti a fonti rinnovabili ha favorito una forte crescita della domanda di minerali, facendo raddoppiare il mercato negli ultimi cinque anni.
Per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, la domanda di minerali necessari per i dispositivi che producono energia pulita dovrebbe aumentare di tre volte e mezzo fino al 2030, secondo la Iea.
Sfide della catene di fornitura
Sul fronte delle catene di fornitura, la Iea vede tre punti interrogativi principali a cui dare risposta:
- Le forniture future possono tenere il passo con il rapido ritmo di crescita della domanda negli scenari climatici?
- Tali forniture possono provenire da fonti diversificate?
- Questi volumi possono essere pulite e responsabili ambientalmente?
I prezzi più elevati e le forti aspettative sulla domanda hanno prodotto nuove strategie e investimenti da parte dei paesi ricchi di risorse. La spesa per l’esplorazione e lo sviluppo dei minerali critici è in forte aumento dal 2020, come mostra il grafico qui sotto.
Come accennato, una serie di progetti recentemente annunciati, se attuati, sarebbero sufficienti a soddisfare gli obiettivi dei Paesi in materia di energia pulita per alcuni minerali.
Ma l’adeguatezza dell’offerta futura è tutt’altro che garantita, visto anche il grado di concentrazione delle fonti di approvvigionamento di molti metalli fra pochi fornitori, ha sottolineato la Iea. Nell’illustrazione, la quota di mercato in mano ai tre maggiori Paesi detentori per ciascun metallo.
Negli ultimi anni, i passi avanti per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento sono stati pochi e, in alcuni casi, il livello di concentrazione è addirittura aumentato.
Anche i progetti in rampa di lancio non cambierebbero radicalmente questo quadro, come si può vedere nell’illustrazione, dove il pallino rosso indica la quota di mercato dei 3 maggiori Paesi fornitori nel 2019, rispetto alle barre grige, che indicano la quota di mercato nel 2022.
Sostenibilità ambientale dell’attività mineraria
Ci sono alcuni segnali che dimostrano come le pratiche sociali responsabili stiano prendendo piede nel settore minerario, ma mancano ancora decisivi progressi a livello industriale in aree chiave, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità ambientale.
Qui di seguito, un grafico dell’analisi della Iea, che fotografa i progressi di alcuni indicatori di sostenibilità dell’attività mineraria.
Portata dell’analisi
Questa prima versione dell’analisi dell’agenzia contiene i risultati delle proiezioni della domanda per 37 metalli e minerali chiave, in base a diversi scenari e casi tecnologici, compresi 12 casi alternativi che modellano l’impatto di diverse tecnologie o comportamenti dei consumatori.
La Iea aggiornerà regolarmente i numeri e in una fase successiva aggiungerà anche i dati relativi alle proiezioni di approvvigionamento a lungo termine.