La provincia autonoma di Bolzano accelera i tempi per promuovere l’efficienza energetica negli edifici ai sensi della nuova direttiva europea 2024/1275 Epbd sulle “case green”.
Il 12 dicembre è stato notificato alla Commissione europea il regolamento di esecuzione (pdf) in materia di prestazione energetica nell’edilizia, in attuazione della citata direttiva Ue (si potranno inviare osservazioni fino al 13 marzo 2025).
Il regolamento era stato approvato dalla giunta lo scorso 22 ottobre; come si legge nei dettagli della notifica pubblicati dalla Commissione, è “necessario adeguare i requisiti minimi nel settore dell’efficienza energetica e delle rinnovabili ai nuovi requisiti minimi con i quali l’Unione europea mira a rendere il patrimonio edilizio climaticamente neutro entro il 2050”.
Il regolamento provinciale quindi definisce:
- la metodologia di calcolo dell’efficienza energetica dell’involucro edilizio e della prestazione energetica degli edifici;
- i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione;
- i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici esistenti;
- i criteri e la procedura di certificazione energetica degli edifici;
- l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili in edifici di nuova costruzione e edifici esistenti;
- l’ispezione periodica degli impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria negli edifici;
- l’implementazione di un sistema di controllo indipendente per l’attuazione della presente direttiva.
Verso edifici a emissioni zero
In particolare, dal 1° gennaio 2028 tutti i nuovi edifici pubblici – e da gennaio 2030 anche tutti gli altri edifici nuovi – dovranno soddisfare i requisiti minimi per essere classificati “a emissioni zero”.
Sono previste diverse esenzioni dagli obblighi di prestazione energetica minima, tra cui: edifici tutelati, luoghi di culto, serre, fabbricati temporanei con un tempo di utilizzo non superiore a due anni, rifugi alpini, caserme dei vigili del fuoco, edifici pubblici utilizzati meno di quattro mesi all’anno o, in alternativa, con un consumo energetico previsto inferiore al 25% di quello che risulterebbe da un utilizzo annuale.
Il bonus energetico
Il provvedimento contiene poi misure che riguardano il bonus energetico, anche noto come “bonus cubatura”, perché consente di aumentare le volumetrie degli edifici a condizione che raggiungano determinate classi di efficienza energetica secondo lo standard CasaClima.
Tale bonus può essere richiesto fino al 31 dicembre 2026 una sola volta per edificio.
In sostanza, si legge in una nota della provincia, nella ristrutturazione di un edificio esistente per aumentare la sua efficienza energetica, la volumetria può essere aumentata fino al 20%, consentendo almeno 200 metri cubi in più.
Tra le novità, l’ammissibilità al bonus per gli edifici esistenti è stata estesa per comprendere, oltre alla destinazione d’uso residenziale, le destinazioni d’uso “servizi”, “commercio al dettaglio” e “artigianato” (oltre il 50% della volumetria deve essere destinata a tali finalità).
Per gli edifici nuovi, si stabilisce che la volumetria edificabile ammissibile fuori terra può essere aumentata del 10% a determinate condizioni strutturali; anche in questo caso, oltre il 50% della volumetria totale dell’edificio deve essere destinata a scopi residenziali e/o di commercio, servizi e artigianato.
Inoltre, il bonus energetico può essere nuovamente utilizzato nelle aree agricole, con un volume edilizio aggiuntivo massimo di 200 metri cubi. È anche possibile costruire verande nelle aree a destinazione mista: le estensioni vetrate possono costituire al massimo l’8% della superficie lorda dell’unità residenziale, ma devono avere una dimensione minima di 9 mq e massima di 30 metri quadrati.
Quali incentivi nel 2025
Intanto il 10 dicembre la giunta provinciale ha approvato le linee guida 2025 (pdf) per finanziare l’uso di fonti rinnovabili e la promozione dell’efficienza energetica (si veda anche La Provincia di Bolzano approva gli incentivi energia per il 2025).
Per la ristrutturazione ad alta efficienza energetica di edifici condominiali, come abbiamo scritto, il tasso di sovvenzione rimane all’80% dei costi ammissibili se la ristrutturazione raggiunge la classe CasaClima B.
Una novità è che anche gli impianti solari per il riscaldamento centralizzato dell’acqua calda saranno sovvenzionati all’80% dei costi consentiti se si raggiunge la classe CasaClima B e al 50% se si raggiunge la classe CasaClima C.
Per i condomini, continueranno a essere sovvenzionati al 40% dei costi ammissibili i seguenti interventi: sostituzione di caldaie centralizzate a gasolio/gas di almeno 15 anni e allacciamento a un sistema di teleriscaldamento; installazione di pompe di calore o di sistemi di riscaldamento a biomassa alimentati automaticamente.
Le pompe di calore elettriche con sistemi fotovoltaici sono ora sovvenzionate se l’involucro dell’edificio raggiunge la classe CasaClima E o CasaClima R. L’incentivo per la pompa di calore è concesso anche se esiste già un impianto fotovoltaico di dimensioni sufficienti per la pompa di calore (prima il finanziamento era possibile solo con installazione di un nuovo impianto fotovoltaico).
Per le piccole imprese, l’incentivo per gli impianti fotovoltaici collegati alla rete è confermato anche per il 2025: il tasso di sovvenzione è pari al 20% dei costi ammissibili. La novità è che saranno sovvenzionati gli impianti con una potenza massima di 100 kWp per azienda (prima era di 50 kW).
Le domande di finanziamento possono essere presentate dal 1° gennaio al 31 maggio 2025 all’Ufficio Energia e tutela del clima. Fanno eccezione gli impianti di teleriscaldamento e le società di distribuzione dell’energia elettrica, che hanno tempo fino al 30 giugno per presentare le loro richieste.
Le nuove linee guida sugli incentivi si applicano a privati, amministrazioni pubbliche e organizzazioni no-profit, oltre che alle aziende.
Vai all’articolo: Provincia Bolzano: tutti gli incentivi 2025 per la riqualificazione energetica edilizia