Gli investimenti ammessi a detrazione per il Superbonus hanno superato quota cento miliardi.
Secondo l’ultimo aggiornamento fornito da Enea e dal ministero dell’Ambiente (link in basso), a dicembre il dato nazionale è salito a 102,7 miliardi dai 96,8 miliardi di fine novembre, mentre 91,1 miliardi sono gli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione (erano 81,4 a fine ottobre), l’88,7% del totale (contro l’84,1% di fine novembre).
L’investimento medio – comprese le somme non ammesse a detrazione – scende di poco a 636.875 euro per i condomini, a 117.522 euro per gli edifici unifamiliari e a 98.549 mila euro per le unità indipendenti. Gli edifici coinvolti sono 461.433 (446.878 a fine novembre).
Gli investimenti ammessi a detrazione nei condomini – la voce di spesa che traina l’aumento – ammontano a 64 miliardi (58,7 miliardi a fine novembre), quelli negli edifici unifamiliari a 27,5 miliardi (27,3 miliardi a fine novembre) e quelli in unità indipendenti a 11,2 miliardi (11,2 miliardi a fine novembre), quelli per i castelli a 1,1 miliardi (930mila euro a novembre).
La regione più virtuosa per percentuale di interventi conclusi è il Veneto, che fa registrare il 91,7%. La peggiore invece la Campania, con l’81,7%. Gli investimenti maggiori sono stati fatti in Lombardia, per un totale di 19.221.750.675,83 euro ammessi a detrazione. Nella regione il tasso di lavori realizzati è al 91%.
Ricordiamo che, per effetto della legge di Bilancio 2024 e di un provvedimento ad hoc del governo, da gennaio il Superbonus risulta notevolmente “depotenziato” rispetto alla sua forma applicata fino alla fine del 2023.
Le aliquote vantaggiose del 110% e del 90% sono state sostituite dal 70% (che diventerà 65% dal 2025), saranno imposte tasse maggiori a carico di chi rivende l’immobile dopo averlo riqualificato sfruttando l’aliquota massima, ci sarà inoltre un innalzamento, dal 1 marzo 2024, della ritenuta operata da banche e da Poste Italiane sul pagamento effettuato (con bonifico parlante) dal cliente all’impresa, dall’8% all’11%.
L’Agenzia delle entrate si assicurerà anche che i soggetti realizzatori dei lavori agevolati col Superbonus abbiano presentato la comunicazione di variazione catastale, visto che gli interventi potrebbero influire sulla rendita catastale.
Novità che potrebbero portare a un notevole rallentamento del numero di interventi rispetto al ritmo tenuto fino ad ora, oltre che a diversi contenziosi legali tra i committenti e le aziende edili che avevano iniziato i lavori sotto determinate condizioni adesso non più valide.
- I dati Enea (pdf)