Mike Cannon-Brookes, il miliardario australiano co-fondatore e co-amministratore delegato del colosso informatico Atlassian, continua a credere fermamente in uno dei progetti di energie rinnovabili più grandi del mondo.
Tanto da aver finalizzato l’acquisto, nei giorni scorsi, del 100% di SunCable, compagnia fondata nel 2018 per realizzare un mega parco fotovoltaico in Australia e trasportare una parte dell’energia elettrica fino a Singapore, tramite un cavo sottomarino di 4.300 km.
Un obiettivo troppo ambizioso?
Lo era per il suo ex socio nell’impresa, Andrew Forrest, altro uomo d’affari australiano, diventato scettico sulla convenienza economica di esportare elettricità verde in Asia con il cavo offshore.
Forrest preferiva concentrare gli investimenti sul fotovoltaico in Australia e sulla produzione di idrogeno verde, da esportare poi in vari mercati.
Questa divergenza aveva portato SunCable in amministrazione volontaria all’inizio dell’anno, prima che la situazione si risolvesse con l’offerta di Cannon-Brookes di prendere il controllo completo della società.
Ora che SunCable è stata acquisita da Grok Ventures – società privata di investimento di Cannon-Brookes – il progetto da 35-40 miliardi di $ può andare avanti nella sua versione originaria per fare dell’Australia una “superpotenza delle rinnovabili”.
“La transizione energetica verde rimane la più grande opportunità economica del nostro tempo”, ha affermato il miliardario australiano.
Il progetto, ha aggiunto, “è destinato a fornire enormi volumi di energia verde a Darwin [città sulla costa nord dell’Australia], alimentando una fiorente opportunità di industria verde. C’è un enorme vantaggio sia per l’Australia che per i nostri vicini, Singapore e Indonesia. Non vediamo l’ora di lavorare con i nostri partner in tutta l’Asia per promuovere questo obiettivo”.
SunCable si divide in due progetti. Il primo riguarda il tratto a terra del collegamento AAPowerLink, il cavo di 800 km che collegherà Darwin al mega impianto solare nei Territori del Nord (Powell Creek Solar Precinct).
Quest’ultimo avrà fino a 20 GW di fotovoltaico e fino a 40 GWh di batterie per l’accumulo energetico.
La seconda parte del progetto è il cavo offshore di 4.300 km da Darwin a Singapore. La capacità totale di trasmissione del cavo HVDC sarà di circa 6 GW.
Inizialmente, 900 MW saranno riservati a Darwin e 1,7 GW a Singapore, con l’intento di destinare ulteriori 3 GW di capacità ai consumi energetici della città australiana.
Per il momento, si legge in una nota della società, SunCable ha già ricevuto manifestazioni d’interesse di potenziali clienti per oltre 6 volte la capacità iniziale prevista per Darwin, e per circa una volta e mezzo la capacità iniziale prevista per Singapore.
Adesso però arriva la parte più difficile: ottenere tutti i finanziamenti e le autorizzazioni per realizzare un’infrastruttura energetica così vasta e con difficoltà tecniche di non poco conto.
Vedremo se SunCable riuscirà a ottenere quel successo che finora è mancato ad altri mega progetti per produrre ed esportare elettricità, come Desertec, l’ambizione europea – poi tramontata – di ricevere ingenti quantità di energia solare dai deserti nordafricani.