Sun Cable, l’impresa partecipata dai miliardari australiani Mike Cannon-Brookes e Andrew Forrest, ha annunciato il più grande progetto fotovoltaico con battere del mondo, destinato, almeno nelle intenzioni, a raggiungere 20 GW di capacità solare e 42 GWh di accumulo.
L’obiettivo è emerso nell’ambito delle procedure di valutazione di impatto ambientale che la società sta istruendo per la collocazione degli impianti nell’area di Powell Creek, a nord della città di Tennant Creek, nello Stato del Northern Territory, in Australia.
Il progetto prevede anche una nuova linea di trasmissione da 6,4 GW a 600 kV che dovrebbe trasportare l’energia fotovoltaica per 800 km fino a Darwin. La linea dell’alta tensione dovrebbe essere realizzata lungo il corridoio della principale linea ferroviaria nord-sud del Paese.
Ma non è tutto: il progetto prevede anche la costruzione di un impianto manifatturiero di moduli fotovoltaici nella zona di Darwin, alimentato con l’elettricità verde e a basso costo del mega-generatore, nonché l’allestimento di un cavo sottomarino di 4.200 km per fornire energia pulita a Singapore.
L’azienda prevede di costruire un campus di lavoro che ospiterà 1.100 persone nei pressi di Powell Creek per un cantiere che dovrebbe durare quattro anni, riducendosi poi a 100-200 persone per la conduzione operativa degli impianti una volta che saranno allacciati alla rete.
Il progetto ridurrà le emissioni globali di gas serra di 480 milioni di tonnellate, equivalenti alla media dell’elettricità usata da oltre 2,5 milioni di case australiane ogni anno per la durata del progetto, ha comunicato Sun Cable, secondo cui il cantiere creerà 1.750 posti di lavoro nel settore delle costruzioni e 350 posti di lavoro operativi a lungo termine nel Territorio del Nord.
“Il progetto occuperà circa 12.000 ettari di terreno, con altri 269 ettari per due strade di accesso alla Stuart Highway e una pista d’atterraggio”, ha comunicato la società.
“I componenti chiave includono i campi fotovoltaici, le linee di trasmissione a media e alta tensione per la reticolazione interna, i sistemi distribuiti di stoccaggio dell’energia a batteria (BESS), i convertitori di fonte di tensione (VSC) e l’infrastruttura elettrica associata, compresi, ma non limitati a, trasformatori, inverter e un cantiere di commutazione”, ha indicato Sun Cable in una nota.
Sun Cable ha comunicato che spera di avviare i lavori all’inizio del 2024 e prevede che gli impianti avranno una vita utile di 70 anni, anche se i principali componenti fotovoltaici potrebbero aver bisogno di essere ammodernati o potenziati dopo 40 anni, e le batterie dopo 15 anni.
“Il tipo e la dimensione dello sviluppo economico che potrebbe verificarsi nella regione grazie a questi impianti è difficile da stimare, ma è ragionevole prevedere che le industrie basate sull’estrazione mineraria e la manifattura potrebbero trarne giovamento e rendersi più sostenibili grazie a questa risorsa”, ha fatto notare la società.
Impatto ambientale
Sul fronte dell’impatto ambientale, il rapporto della società indica che le conseguenze residue negative maggiori sono l’introduzione e la diffusione di erbacce dovute al disboscamento e il potenziale impatto sulle specie minacciate nel sito di conversione di Darwin e lungo il corridoio di trasmissione aerea.
Sun Cable ha indicato che sta lavorando ai piani per mitigare questi impatti e gli impatti potenziali sulle zone umide stagionali a sud-ovest del sito di conversione di Darwin, in quanto è un habitat importante a livello locale e per gli aborigeni.
La società ha rilevato anche che potrebbero verificarsi cambiamenti dei livelli delle acque sotterranee dovuti all’estrazione delle acque di falda nella zona del cantiere durante la costruzione, e che ha incaricato un idrogeologo di determinare le posizioni dei pozzi e i tassi sostenibili di estrazione.
Secondo i promotori dell’iniziativa, la valutazione di impatto ambientale in corso rappresenta una pietra miliare per il progetto e il suo impegno a gestire in maniera appropriata gli impatti ambientali, sociali, culturali ed economici degli impianti.