Rinnovabili in corsa, ma le fonti fossili sono dure da scalfire

Numeri record per eolico e fotovoltaico, ma i combustibili fossili continuano a coprire l'82% del consumo energetico globale. Tutte le statistiche del 2022 nel nuovo rapporto dell'Energy Institute.

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Il peso dei combustibili fossili nel mix energetico mondiale rimane altissimo, nonostante la forte crescita delle rinnovabili. Per questo le emissioni aumentano e la transizione verso le tecnologie pulite non procede con la dovuta accelerazione.

Questa è la sintesi del rapporto pubblicato dall’Energy Institute con tutte le statistiche aggiornate a fine 2022 sul settore energetico, Statistical Review of World Energy (link in basso).

Dai dati dell’organizzazione professionale basata a Londra emerge che le fonti fossili hanno coperto l’82% del consumo totale di energia lo scorso anno, in linea con quanto registrato nel 2021.

Intanto le emissioni di CO2 equivalente correlate agli usi energetici, ai processi industriali, al flaring (la combustione controllata di gas naturale estratto in eccesso col petrolio) e alle fughe di metano, sono aumentate di quasi un punto percentuale (+0,8%), arrivando a 39,3 miliardi di tonnellate.

Le sole emissioni degli usi energetici sono ammontate a 34,4 miliardi di tonnellate, cioè +0,9% in confronto ai dodici mesi precedenti.

La domanda complessiva di energia primaria ha segnato un +1,1% lo scorso anno (+5,5% nel 2021).

Si è consumato più petrolio: 97,3 milioni di barili giornalieri, circa 2,9 milioni sopra i livelli quotidiani del 2021, anche se il consumo globale è rimasto inferiore al periodo pre-Covid del 2019.

È cresciuto anche il consumo di carbone (+0,6%), mentre la domanda mondiale di gas è diminuita del 3% circa, anche a causa dei prezzi elevati di questo combustibile dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Eppure le fonti rinnovabili hanno registrato numeri record.

Il 2022 ha visto il maggiore incremento di sempre di nuova capacità eolica e solare con 266 GW, di cui 192 GW nel fotovoltaico (si vedano anche le statistiche 2022 della Iea). Vento e sole, insieme, hanno fatto il 12% della generazione elettrica globale.

La produzione elettrica da fotovoltaico è aumentata del 25% e quella eolica del 13,5%. Le rinnovabili, nel complesso, escludendo l’idroelettrico, hanno coperto quasi per intero (84%) la crescita netta della domanda elettrica del 2022.

Tuttavia, il carbone è rimasto in testa al mix di generazione con il 35% del totale, davanti al gas con il 23% circa, una quota pressoché stabile in confronto all’anno precedente.

In sostanza, afferma la presidente dell’Energy Institute, Juliet Davenport, “nonostante l’ulteriore forte crescita dell’energia eolica e solare nel settore energetico, le emissioni globali legate all’energia sono nuovamente aumentate. Stiamo ancora andando nella direzione opposta a quella richiesta dall’accordo di Parigi”.

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