Ad aprile i consumi di energia elettrica in Italia sono stati più bassi del 4,3% rispetto ad aprile 2022 e la produzione nazionale inferiore dell’11,7%, con un aumento dell’import del 30,6%.
Nello scorso mese si è registrata una ridotta produzione da fonti rinnovabili (circa 8,5 TWh), la più bassa nei mesi di aprile dal 2014, pari al 36,5% della richiesta elettrica (45,5% della produzione interna).
Anche la generazione termoelettrica scende rispetto ad aprile 2022: -17,4%. Il calo più significativo riguarda la generazione da centrali a carbone (-85,2%); ciò è dipeso dalla minore competitività di questi impianti rispetto ai cicli combinati a gas, vista la forte riduzione dei prezzi MGP e i valori elevati dei prezzi della CO2.
L’unica fonte in aumento rispetto ad un anno prima è il solare fotovoltaico (+9,3%).
Questi sono alcuni dei dati che emergono dal report mensile di Terna, sintetizzati nella seguente tabella.
Dati per il primo quadrimestre 2023
Nel periodo gennaio-aprile la domanda di energia elettrica ha registrato un calo del 4,1% sullo stesso periodo 2022 (il dato rettificato è di -3,7%); stiamo parlando di quasi 4,3 TWh.
Da rilevare che nel primo quadrimestre 2023 i consumi elettrici industriali sono in diminuzione del 6,2% sullo stesso periodo del 2022.
Finora nel 2023 la domanda elettrica è stata coperta per il 50,3% da fonti non rinnovabili e per il 31,3% da fonti rinnovabili (31,4% se non consideriamo l’apporto del pompaggio) e il resto dal saldo con l’estero (18,4%). Nella tabella seguente le quote di copertura delle rinnovabili nei primi quadrimestri dal 2014 ad oggi.
Le fonti rinnovabili in termini assoluti ammontano a 31,6 TWh (-1,9% circa sul quadrimestre 2022), una generazione che, come si può vedere dal grafico in basso, è la più bassa dal 2014.
Nel 2023 la produzione da rinnovabili elettriche ha contribuito per il 38% alla produzione totale netta, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (34,6%).
Anche nel primo quadrimestre dell’anno l’unica fonte energetica in crescita è il fotovoltaico (+5,8%). L’elettricità da eolico perde il 4,7% sul 2022. L’idroelettrico è a -2,2% (record negativo in termini di TWh prodotti) e le bioenergie a -6,2%. Sono 9,6 i terawattora in meno da fonte termoelettrica (stabile la produzione da carbone).
Nel grafico le quote delle diverse fonti rinnovabili nel periodo gennaio-aprile 2023, che in questo scorcio dell’anno vede il maggior contributo dall’energia eolica (8,8 TWh), pari all’8,7% della domanda nazionale.
Solare FV ed eolico insieme si attestano sullo stesso livello del 2022, come si vede da grafico qui sotto: la produzione elettrica delle due fonti nel periodo è di circa 2,5 volte quella dell’idroelettrico.
A fine aprile eolico e fotovoltaico costituiscono il 55% delle fonti rinnovabili elettriche. L’idroelettrico solo il 21,8%.
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- Rapporto mensile Terna (aprile 2023)
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