Rinnovabili elettriche a gennaio: +24% in confronto a un anno fa

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A gennaio la domanda di elettricità in Italia è soddisfatta per il 33,7% da fonti rinnovabili. Forte calo del termoelettrico. Record di generazione di eolico e FV per il primo mese dell'anno.

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A gennaio i consumi di energia elettrica in Italia sono stati superiori del 2,1% in confronto al gennaio 2023, con 26,7 TWh (-2,4% su gennaio 2022).

La domanda è stata soddisfatta per il 79,1% dalla produzione nazionale e per la quota restante (20,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile è pari a 5,6 TWh, +18% rispetto al già elevato valore registrato a gennaio 2023 (4,7 TWh), e raggiungendo il più elevato valore dal 2016.

Nel primo mese dell’anno la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 33,7% con fonti rinnovabili, con una produzione di quasi 9 TWh, circa +1,7 TWh su gennaio 2023 (+24,1%). Nel gennaio del 2023 le rinnovabili avevano coperto il 27,7% della richiesta. La percentuale diventa del 42,4% se consideriamo la produzione netta nazionale.

Si è registrato anche a gennaio 2024 un forte aumento della produzione idroelettrica (+47,7%), ma anche di quella eolica (+22,8%) e fotovoltaica (+25,5%).

Il termoelettrico, al contempo, è diminuito rispetto allo stesso mese del 2023 di circa il 13,6% (la generazione a carbone è crollata a -85%).

I dati sono sintetizzati nella tabella tratta dall’ultimo report mensile di Terna (allegato in basso).

Fotovoltaico ed eolico insieme hanno generato 4,2 TWh (+0,8 TWh rispetto a gennaio 2023), un record per il mese di gennaio. L’eolico ha coperto il 10,5% della domanda del mese e il FV il 5,1%. L’idroelettrico soddisfa l’11,1% (al netto del pompaggio).

Nel rapporto Terna pubblica per la prima volta pubblica l’indice mensile IMSER (Indice Mensile dei Servizi) elaborato con la collaborazione di cinque gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval). L’indice consente di monitorare circa l’80% dell’intero settore italiano dei servizi.

Questo indice, a base fissa 2019, consente di analizzare l’andamento dei consumi elettrici del settore con un dettaglio per classe merceologica (alberghi, ristoranti e bar, commercio, istruzione, trasporto, ecc.). In considerazione dei tempi necessari per l’acquisizione ed elaborazione delle misure, l’indice IMSER presenta necessariamente un ritardo temporale di circa due mesi rispetto all’indice IMCEI. L’ultimo dato disponibile, relativo al mese di novembre 2023, ha registrato una variazione positiva del 4,7% rispetto a novembre 2022.

Per i dati sui consumi elettrici e la generazione da rinnovabili nell’anno 2023 rimandiamo all’articolo “Rinnovabili elettriche in crescita nel 2023. In calo la generazione da fonti fossili“, ricordando che le rinnovabili avevano coperto il 36,8% circa della domanda elettrica nazionale.

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