I prezzi del gas europeo all’hub olandese TTF potrebbero scendere fino a 20,90 euro/MWh quest’estate, a causa degli elevati livelli di stoccaggio, anche se per bilanciare il mercato resta determinante l’incognita dei flussi dalla Russia.
La previsione arriva da Wood Mackenzie, che stima che gli stoccaggi gas Ue non scenderanno al di sotto del 55% quest’anno, per tornare all’89% entro la fine di luglio, con relativo impatto sui prezzi.
“Con i livelli di stoccaggio prossimi alla piena capacità verso la fine dell’estate, ci saranno fino a 10 miliardi di metri cubi di offerta in eccesso che dovranno essere convogliati in impianti di stoccaggio sotterranei in Ucraina o fatti galleggiare in navi Gnl”, spiega Mauro Chavez, responsabile della società di consulenza globale per i mercati europei del gas.
Secondo la nota diffusa da Woodmac, la domanda totale di gas in Europa, esclusa la Turchia, dovrebbe aumentare di 9 miliardi di metri cubi su base annua nel 2024, raggiungendo 387 miliardi di metri cubi.
Da inizio anno, infatti, si è registrata una ripresa grazie al clima più freddo che ha colpito il continente, con una domanda industriale in aumento del 12% su base annua a gennaio e di circa il 6% a febbraio.
La richiesta di gas nel 2023 era invece scesa del 16% rispetto alla media quinquennale, a causa del clima mite e dei minori consumi da parte del settore elettrico, spiega Woodmac.
Nel complesso, per il 2024, la domanda industriale dovrebbe aumentare di 5,5 miliardi di metri cubi con la ripresa dell’economia dell’Ue nella seconda metà dell’anno, mentre i consumi domestici dovrebbero crescere di 12 miliardi di metri cubi in condizioni meteorologiche normali.
Nel frattempo, secondo il rapporto, il gas per la produzione elettrica sembra destinato a diminuire di 9 miliardi di metri cubi.
Nel 2025 si prevede poi che i prezzi europei aumentino, anche per una crescita dell’offerta di Gnl limitata, ma i flussi di gas russo attraverso l’Ucraina saranno “la dinamica chiave da tenere d’occhio” il prossimo anno, spiega la nota.
“Se la fine dell’accordo di transito tra Russia e Ucraina si tradurrà in un arresto completo dei flussi, allora l’Europa potrebbe vedere i livelli di stoccaggio limitati al 93% entro l’estate 2025, portando verso un rialzo dei prezzi. Tuttavia, se si trovasse un accordo per far transitare i flussi attraverso l’Ucraina, i prezzi europei sarebbero sotto maggiore pressione”, andando verso un ribasso.