Come sarà il nuovo standard Euro 7 sulle emissioni dei veicoli

Neutralità tecnologica, allargamento delle sostanze inquinanti interessate dalla normativa. Cosa c'è nella proposta di regolamento della Commissione europea.

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Si completano le nuove norme europee volte a regolamentare le emissioni dei veicoli.

Dopo la decisione che dal 2035 tutte le nuove auto e i nuovi furgoni dovranno essere a emissioni zero di CO2 – a fine ottobre si è raggiunto un accordo su questo tra Europarlamento e Consiglio – la Commissione Ue ha proposto ieri, giovedì 10 novembre, le misure dello standard Euro 7.

Il regolamento presentato da Bruxelles, spiega una nota, è improntato al principio di neutralità tecnologica perché applica gli stessi limiti di emissione ai veicoli a benzina, diesel, elettrici, ibridi e alimentati a combustibili alternativi. Inoltre, riunisce sotto uno stesso ombrello normativo non solo auto e furgoni, ma anche camion e autobus.

Di seguito le principali novità previste dallo standard Euro 7:

  • inclusione di altre sostanze inquinanti oltre a quelle già regolamentate dallo standard attuale Euro 6, tra cui ammoniaca (oggi ci sono limiti solo per autocarri e autobus), protossido di azoto, particolato ultra-fine, rilasci di particelle dai freni e di micro-plastiche dagli pneumatici; ecco perché il nuovo standard riguarda anche i veicoli 100% elettrici che non hanno emissioni allo scarico;
  • aggiornamento delle procedure per testare i veicoli in condizioni reali di guida, introducendo nuove situazioni, ad esempio con temperature fino a 45 °C e su tragitti brevi;
  • obbligo di installare sensori sui veicoli per il monitoraggio delle emissioni; i veicoli dovranno rispettare i nuovi limiti sulle emissioni fino a 200.000 km e 10 anni di età, il doppio rispetto a oggi (100.000 km e 5 anni);
  • per auto e furgoni, si applicano a tutte le tecnologie i limiti Euro 6 più severi tra quelli esistenti: ad esempio, gli ossidi di azoto avevano un limite di 60 mg/km per le auto a benzina e di 80 mg/km per il diesel ma con le norme Euro 7 ci sarà un unico tetto di 60 mg/km, indipendentemente dalla tecnologia.

Il regolamento dovrebbe entrare in vigore il 1° luglio 2025 per i nuovi veicoli leggeri e il 1° luglio 2027 per quelli pesanti, con limitate esenzioni concesse ai produttori di nicchia.

Tuttavia, il testo dovrà passare al vaglio del “trilogo”, il negoziato tra Europarlamento, Consiglio e Commissione.

Intanto la proposta ha riscosso le critiche sia dei costruttori auto sia delle associazioni ambientaliste. Da una parte, la lobby che riunisce le case auto europee (Acea) ritiene che lo standard Euro 7 garantirà benefici ambientali molto limitati con forti incrementi dei costi finali dei veicoli.

Bruxelles invece parla di extra-costi di acquisto, determinati dalla necessità di applicare le nuove norme, stimati in 90-150 euro per auto e furgoni e circa 2.700 euro per camion e autobus.

I costruttori poi temono di dover spostare ingenti risorse tecnologiche e finanziarie dallo sviluppo della mobilità elettrica verso i motori endotermici, al fine di adeguarli allo standard Euro 7, rallentando la diffusione di veicoli a zero emissioni.

Invece Transport & Environment (TE), organizzazione indipendente che promuove le vetture elettriche, sostiene che le proposte della Commissione “sono così deboli che l’industria automobilistica potrebbe averle scritte da sé”, auspicando che in sede di negoziato si adotteranno limiti più stringenti.

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