Il Gruppo di lavoro sul pellet di Bioenergy Europe presieduto da AIEL si è riunito lo scorso 20 marzo per fare il punto sull’andamento del mercato internazionale del pellet, analizzando con particolare attenzione le evoluzioni che hanno interessato il segmento domestico in Europa negli ultimi 2 anni.
Le relazioni degli esperti, a cura di Manolis Karampinis di Bioenergy Europe ed Erisa Senerdem di Argus Media, hanno prospettato un 2024 di stabilità per il mercato europeo del pellet in Europa, che porrà fine ai forti squilibri tra domanda e offerta iniziati nel 2022 e rientrati solo parzialmente nel 2023.
Le ultime evoluzioni del mercato europeo
Gli alti livelli di stock e la riduzione dei consumi dovuti all’inverno mite sono gli elementi che più influenzano attualmente il mercato europeo del pellet, determinando una consistente flessione nei livelli di prezzo al consumo.
Le quotazioni del pellet residenziale hanno visto un forte calo rispetto ai picchi del 2022 e si sono ora stabilizzate su livelli leggermente superiori alle medie storiche (grafico sotto: Evoluzione del prezzo del pellet al sacco in 7 mercati europei – €/t, IVA inclusa).
Aumentano stabilità e competitività del pellet
“La riorganizzazione del mercato del pellet ha definitivamente colmato gli squilibri tra domanda e offerta emersi due anni fa”, commenta Matteo Favero, Responsabile area biocombustibili legnosi e certificazioni di AIEL.
“È plausibile – aggiunge Favero – che il mercato italiano nel 2024 sarà finalmente segnato dal ritorno alla tradizionale ciclicità nell’andamento dei prezzi del pellet, caratterizzata da un punto di minimo nel periodo prestagionale seguito da una modesta crescita tardo-estiva e da un picco invernale, con oscillazioni complessivamente modeste e con prezzi al consumo fortemente competitivi rispetto al costo delle tradizionali fonti fossili”.
Certificazione ENplus® sempre più leader
In questo contesto, ENplus® si conferma leader di mercato per la certificazione di qualità del pellet premium, con volumi record di produzione certificata (vedi grafico: Produzione mondiale di pellet certificato ENplus®).
Nonostante l’aumento dei prezzi, il settore ha continuato a puntare sulla qualità certificata del materiale offerto. In Austria, Francia e Svezia sono stati annunciati diversi piani per la costruzione di nuovi impianti di produzione di pellet.
Tra i primi 5 Paesi produttori di pellet certificato ENplus®, l’Austria ha registrato un aumento significativo nel biennio 2022-2023, in linea con l’aumento complessivo della propria capacità produttiva. Anche in Estonia e nei Paesi baltici i volumi di ENplus® sono in aumento, riflettendo il progressivo passaggio dei produttori locali dal mercato industriale a quello premium.
Ripartono le vendite di apparecchi a pellet
I primi mesi del 2024 segnano anche un’incoraggiante inversione di tendenza nelle vendite di apparecchi a pellet, dopo il drammatico calo segnato nel 2023, non solo rispetto ai valori registrati nel 2022 ma anche a quelli medi storici.
La riduzione delle vendite di apparecchi a pellet registrata nel 2023 può essere inquadrata nel più ampio contesto del mercato europeo degli apparecchi per il riscaldamento domestico, in cui alcuni segnali suggeriscono che anche le vendite di pompe di calore abbiano subito una contrazione a seguito della crisi energetica europea.
Altra nota positiva sono i buoni livelli di incentivazione per l’installazione di caldaie a pellet offerti in Austria e Germania.
Gli operatori di mercato si aspettano che le vendite possano segnare un rialzo, come confermano le oltre 20.000 caldaie a pellet vendute in Austria nel primo trimestre 2024, valore che eguaglia quello dell’intero 2022: il migliore anno di sempre, finora.