Fotovoltaico, ritardi nell’allaccio e riparazioni salate: la disavventura di un lettore

Oltre 5 mesi per connettere l'impianto, a causa anche di un errore dell'installatore, e un preventivo da oltre 5mila euro, poi abbassato a “soli” 1.638, per sostituire un singolo modulo danneggiato. I problemi di un cliente di Evolvere del gruppo Eni.

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Installare un impianto fotovoltaico è sempre una buona idea, ma non è sempre tutto semplice e non si è al riparo da arrabbiature nemmeno rivolgendosi ad aziende con le spalle larghe, come Evolvere, la controllata di Eni specializzata nel FV su tetto.

Lo sa bene una coppia di nostri lettori. Dopo aver acquistato a gennaio un impianto fotovoltaico, i coniugi Maurizio Guidorzi e Giuliana Carnevali stanno ancora attendendo di poterlo usare. Questo per colpa non solo dei noti tempi biblici di connessione, dovuti a chi gestisce la rete di distribuzione, ma, a quanto pare, anche per un errore dell’installatore.

Inoltre, per sostituire un singolo modulo, nel frattempo danneggiato dalla grandine, hanno ricevuto un preventivo da oltre 5mila euro, ridimensionato poi a circa 1.600 dopo le loro proteste: comunque ancora circa tre volte di più dei prezzi di mercato, tutto incluso.

La coppia di pensionati ultra settantacinquenni ha acquistato da Evolvere a gennaio 2023 un impianto FV su tetto da 6 kWp con batteria da 8 kWh, prezzo con Iva di 23.320 euro, ma pagato 11.660 € grazie allo sconto in fattura del 50%.

L’impianto, installato il 29 marzo sulla loro casa di Magnacavallo, in provincia di Mantova, è come detto ad oggi inutilizzabile perché non ancora connesso alla rete.

I ritardi di mesi nell’allaccio alla rete sono purtroppo tutt’altro che rari, a causa anche del sovraccarico di lavoro dei gestori delle reti di distribuzione (Fotovoltaico residenziale, quanto tempo ci vuole per iniziare a produrre i propri kWh solari?).

Questa volta però è dipeso probabilmente anche da un errore dell’azienda installatrice: dopo mesi, il 25 luglio, i coniugi Guidorzi-Carnevali hanno infatti ricevuto la visita di un tecnico Evolvere, venuto a sostituire gli interruttori del quadro elettrico. “Erano stati montati non a norma e così abbiamo capito che i ritardi nell’allacciamento, che noi attribuivamo a responsabilità Enel, erano dovuti agli errori di Evolvere”, ci spiega il signor Guidorzi.

Su questo ritardo, Evolvere, interpellata da QualEnergia.it, risponde che “intende innanzitutto scusarsi per i disguidi” e informa che “è già intervenuta per risolvere la problematica, così da poter completare le pratiche e definire una data di allaccio dell’impianto, attività quest’ultima in capo al distributore locale”.

Il 28 agosto l’azienda aveva annunciato che l’impianto sarebbe stato operativo da giovedì 7 settembre, ieri (5 settembre) l’azienda ha contattato i clienti per dire che l’allaccio avverrà invece il 20 dello stesso mese.

Mentre passavano mesi assolati, e potenzialmente produttivi, con l’impianto fermo, i coniugi Guidorzi-Carnevali hanno poi avuto un altro inconveniente. Come anticipato, una delle grandinate anomale che a luglio hanno colpito il Nord Italia ha danneggiato anche il loro sistema FV, rompendo, per fortuna, solo uno dei moduli (a tal proposito si veda QualEnergia.it, Il fotovoltaico alle prese con grandine e temporali).

“Scriviamo a Evolvere in data 24 luglio, e l’8 agosto ci arriva una proposta, da sottoscrivere per accettazione, di fronte alla quale restiamo allibiti: ci vengono chiesti 5.345 euro per la sostituzione del singolo pannello. Ovviamente non accettiamo e inviamo una mail di protesta”, ci racconta Guidorzi.

La compagnia, il 14 agosto, invia allora un preventivo di rettifica, dove la somma richiesta è scesa a 1.638 euro, senza specificare i costi dettagliati dell’intervento.

I clienti sono costretti ad accettarlo, pena la perdita della garanzia se effettuano la sostituzione in proprio, ma la tentazione di fare da sé o con un’altra ditta sarebbe alta.

Infatti, come ci conferma Massimo Venturelli, consigliere di Ater, l’Associazione dei tecnici delle rinnovabili, e installatore FV di lunghissima esperienza, un modulo oggi costa sui 150-200 euro, eventuali pratiche Gse per la sostituzione si fanno pagare (dal tecnico e non dal Gestore, ndr) sui 150 euro; bisogna poi aggiungere la manodopera, eventuali costi per lo smaltimento e, per impianti in altezza, potrebbero servire linee vita o l’uso di un cestello elevatore.

“Tutto compreso, per la sostituzione di un singolo modulo, anche nel caso degli interventi più costosi direi che si sta dentro i 1.000 euro”, stima Venturelli.

“Se devo affittare un mezzo, come ad esempio un cestello, l’operazione potrebbe essere estremamente costosa, ma non certo così tanto!”, gli fa eco un altro esperto di fotovoltaico, Rolando Roberto di Italia Solare, che abbiamo interpellato per capire la cifra di 1.638 euro di preventivo.

“Per materiale e intervento – prosegue – possiamo stimare sui 400-500 € se non si devono noleggiare piattaforme. Poi per la pratica Gse, se l’impianto non è incentivato non va fatto nulla”.

Come ci confermano dal Gestore, infatti, per sostituire moduli su un impianto che non sia in conto energia (come quello del nostro caso) non ci sono pratiche da adempiere, mentre per sistemi in conto energia, fino a 3 kW di moduli sostituiti l’utente non ha costi da versare al Gse e oltre paga 50 euro più 2 euro a kW sostituito fino a 20 kw, e 1 Euro a kWoltre i 20.

Insomma, il conto della controllata Eni è decisamente caro anche se, ci rispondono da Evolvere, “il preventivo include, oltre alla fornitura e all’installazione di moduli fotovoltaici con una potenza adeguata all’impianto esistente, anche l’ideazione del progetto, la comunicazione al Gestore dei Servizi Energetici della variazione di configurazione dell’impianto e l’attività di smaltimento dei materiali”.

Ci riferiscono inoltre che “i prezzi applicati da Evolvere tengono sempre conto dell’elevata qualità dei materiali utilizzati e della presenza di una squadra di tecnici altamente specializzati dedicata all’assistenza clienti”.

(Articolo aggiornato dopo la pubblicazione per inserire le precisazioni sui costi da corrispondere al Gse in caso di sostituzione dei moduli).

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