Eolico Ue, +17 GW nel 2023: è record, pur nelle difficoltà del settore

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Intanto nel quarto trimestre 2023 i parchi eolici europei hanno generato più elettricità del carbone, per la prima volta.

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Il 2023 è stato un anno di crescita per l’eolico europeo, anche se ancora lontano dallo sviluppo di nuovi impianti che serve per raggiungere gli obiettivi Ue al 2030 sulle rinnovabili.

Lo comunica l’associazione europea del settore, WindEurope: nel 2023 si sono fatti 17 GW di nuovi parchi eolici, il massimo di sempre per un singolo anno, di cui 14 GW a terra e 3 GW offshore, nonostante le molte difficoltà che sta attraversando l’industria, tra cui alti costi del denaro, inflazione, rincari dei materiali, autorizzazioni farraginose.

Peraltro, si fa notare, occorre installare almeno 30 GW in media l’anno di eolico, quasi il doppio rispetto a oggi, per centrare i target 2030.

Un altro dato interessante è che l’eolico ha rappresentato il 19% della produzione elettrica Ue lo scorso anno, quasi un quinto del totale e quasi la metà del contributo complessivo delle rinnovabili (queste ultime hanno fatto il 44% della generazione).

Tra i singoli mercati nazionali dell’eolico, WindEurope segnala l’Olanda, che ha realizzato il parco offshore più grande del mondo a oggi, Hollandse Kust Zuid da 1,5 GW.

Intanto l’eolico nel quarto trimestre 2023, per la prima volta, ha generato più energia elettrica del carbone in Europa: 193 TWh vs 184 TWh.

Lo riporta l’agenzia Reuters, citando dati del think tank energetico Ember.

La generazione eolica da ottobre a dicembre è stata del 20% superiore rispetto allo stesso periodo del 2022, emerge dalle analisi.

Guardando all’Italia, possiamo stimare (in attesa dei dati ufficiali Terna) che nel 2023 le rinnovabili abbiano soddisfatto il 37,6% della domanda elettrica nazionale; una quota che diventa del 44,7%, un record storico, se la confrontiamo con la produzione elettrica domestica (qui i dati completi).

Quindi l’anno scorso la generazione da rinnovabili in Italia è cresciuta sul 2022 del 17,4% (+17 TWh); il fotovoltaico ha prodotto quasi 30,6 TWh (9,9% sulla domanda), mentre l’eolico è arrivato a 23,4 TWh (7,6%).

Ricordiamo che a dicembre 26 Stati membri Ue (tranne l’Ungheria) hanno firmato una dichiarazione congiunta sull’eolico, l’European Wind Charter, che tra le varie cose punta a rafforzare la produzione di turbine nel nostro continente, modificando le regole delle aste per le rinnovabili, ad esempio introducendo criteri non di prezzo legati alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza informatica e alla governance aziendale.

Il documento fa seguito al pacchetto sull’energia eolica presentato a ottobre dalla Commissione europea, che mostrava gli ostacoli all’ambizione Ue di portare la potenza eolica installata dai 204 GW del 2022 a oltre 500 GW nel 2030: domanda insufficiente e incerta, procedure di autorizzazione lente e complesse, maggiore pressione esercitata dai concorrenti internazionali e mancanza di forza lavoro qualificata.

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