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Cresce la produzione di fotovoltaico ed eolico, ma troppo lentamente

Le rinnovabili soddisfano nei primi dieci mesi appena il 32,6% della domanda elettrica nazionale contro il 37,5% di un anno fa. La domanda è stabile. Mancano 15 TWh dall'idroelettrico.

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A ottobre la domanda elettrica nazionale è diminuita rispetto allo stesso mese del 2021 del 6,6%, ma anche rispetto a ottobre 2020 (-5,2%).

Sempre in forte discesa la produzione idroelettrica del mese di ottobre 2022 (-36,8%), che porta la generazione da rinnovabili mensile a circa 7 TWh contro gli 8,5 dell’ottobre 2021, per un sensibile calo anche della produzione mensile eolica.

Le rinnovabili nel corso del mese di ottobre hanno coperto solo il 28,7% della domanda di energia elettrica (era il 32,3% un anno fa).

Questi alcuni dati che possono essere visti più in dettaglio nell’ultimo report mensile di Terna (allegato in basso) e nella tabella, con i numeri del mese e dei primi 10 mesi dell’anno.

Dati per il periodo gennaio-ottobre 2022

Dopo dieci mesi del 2022 le fonti rinnovabili hanno soddisfatto il 32,6% della domanda di elettricità (non incluso apporto pompaggi). Questa quota era al 37,5% a fine ottobre 2021, a fronte peraltro di una domanda pressoché stabile (+0,5% sul 2022).

Come avevamo già anticipato, è molto probabile che il 2022 registrerà la quota più bassa di rinnovabili sulla richiesta elettrica da nove anni a questa parte.

In termini di produzione nazionale elettrica le rinnovabili hanno soddisfatto finora il 37,4% (era il 43,5% un anno fa).

Le rinnovabili elettriche in dieci mesi hanno generato quasi 86,7 TWh: in assoluto il livello più basso dal 2014. Siamo a circa 12,5 TWh in meno del periodo gennaio-ottobre 2021, con un calo del 13%% (vedi grafico sotto).

È al -37,6% la generazione da idroelettrico: nel 2022 finora ha prodotto 15 TWh in meno sullo stesso periodo 2021 (gen-ott).

La forte discesa dell’energia idroelettrica è solo, molto, parzialmente coperta dalla crescita delle due fonti intermittenti per eccellenza: eolico e fotovoltaico, che insieme crescono in un anno di 2,9 TWh.

Costante, ma sempre lentissima è dunque la progressione delle due fonti come si può vedere dal grafico qui sotto; insieme vanno a soddisfare il 15,9% della richiesta elettrica dei primi dieci mesi del 2022.

Copertura che scende e di tanto per l’idroelettrico: soddisfa solo l’8,9% della domanda (considerando stavolta l’apporto dei pompaggi), contro il 14,9% del 2021. Da solo il FV lo supera con una quota del 9,7% sul totale (era all’8,8% nel 2021).

La generazione da fotovoltaico è cresciuta nell’anno del 10,4%, mentre quella dell’eolico del 3%.

Mentre l’eolico al momento copre il 6,2% della domanda (era al 6,1% nel 2021), le bioenergie sono al 5,6% e il geotermoelettrico l’1,7%.

Come si vede nell’ultimo grafico, FV ed eolico forniscono, al momento, il 48,7% di tutta l’elettricità da rinnovabili, mentre l’idroelettrico ne dà appena il 29%, quando nel 2021 rappresentava il 40,6% di tutta la generazione da rinnovabili.

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