Consiglio Ue sull’energia, slitta la discussione dei PNIEC

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Rinviata a settembre l'analisi dei Piani nazionali su energia e clima. Confermato l'impegno sulle iniziative del Green Deal.

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L’emergenza coronavirus sta rallentando ancora di più la discussione sui Piani nazionali per l’energia e il clima (PNIEC), che i paesi Ue avrebbero dovuto inviare a Bruxelles entro la fine dello scorso anno.

Nel Consiglio Ue sull’energia che ha riunito ieri, martedì 28 aprile, in videoconferenza i ministri competenti dei 27 Stati membri (per l’Italia era presente il titolare del MiSE, Stefano Patuanelli) è stato deciso di rinviare a settembre l’analisi definitiva dei PNIEC, perché quattro paesi non hanno ancora presentato i loro piani e quindi sarebbe stato impossibile arrivare a delle conclusioni nel prossimo vertice di giugno.

Il ministro dell’energia della Croazia, Tomislav Ćorić, che ha organizzato il vertice nell’ambito della presidenza di turno croata del Consiglio Ue, ha poi confermato, si legge in una nota stampa, che andrà avanti il lavoro sul Green Deal europeo.

Quindi rimane prevista per settembre la presentazione di tre iniziative in campo energetico: la strategia per la smart integration, quella per l’eolico offshore e l’iniziativa per la riqualificazione degli edifici o “Renovation wave”.

Anche il dibattito sulla proposta francese di definire un prezzo minimo della CO2, in modo da proteggere gli investimenti in rinnovabili dai bassi prezzi dei combustibili fossili, è stato rinviato a giugno.

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