Ue, la roadmap per uscire dall’emergenza (puntando anche sull’energia pulita)

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Bruxelles ha presentato un documento con diverse raccomandazioni agli Stati membri. Le misure in sintesi e il documento allegato.

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L’Europa sta iniziando a definire un percorso per uscire dalla crisi innescata dal coronavirus mettendo al centro le rinnovabili e il clima, come confermano i temi trattati nella videoconferenza che oggi, mercoledì 15 aprile, ha riunito il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Frans Timmermans, il commissario all’Energia, Kadri Simson, e l’associazione europea delle utility elettriche (Eurelectric).

In particolare, emerge dai tweet pubblicati da Timmermans e Simson dopo l’incontro, si è discusso di come allineare i piani di rilancio economico agli obiettivi di sostenibilità ambientale del Green Deal e di come favorire la piena integrazione del sistema energetico europeo (smart system integration su cui è stata appena lanciata la consultazione pubblica).

E Bruxelles sta anche elaborando una strategia per allentare gradualmente il lockdown in modo coordinato tra tutti gli Stati membri: la Commissione Ue presieduta da Ursula von der Leyen ha presentato, in collaborazione con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, una tabella di marcia (allegata in basso) con cui revocare le misure di contenimento adottate per combattere la diffusione del Covid-19.

Con la consapevolezza, si legge in una nota di Bruxelles, che l’emergenza non è ancora finita, ma le misure straordinarie non possono durare a tempo indefinito, perché comportano un costo altissimo per le persone, la società e l’economia (perdita di posti di lavoro, chiusura di attività produttive e commerciali, riduzione del Pil e così via).

Per uscire dalla crisi, la tabella di marcia raccomanda agli Stati membri di pianificare la revoca delle restrizioni in fasi successive, lasciando trascorrere tempo sufficiente tra una revoca e l’altra in modo da poter misurare gli effetti di ciascun intervento.

Inoltre, evidenzia la nota della Commissione europea (neretti nostri) “le misure generali dovrebbero essere gradualmente sostituite da misure mirate. Si dovrebbe ad esempio protrarre più a lungo la protezione dei gruppi più vulnerabili; favorire la graduale ripresa delle attività economiche necessarie; intensificare la pulizia e la disinfezione periodiche dei nodi di trasporto, degli esercizi commerciali e dei luoghi di lavoro; passare dallo stato di emergenza generale a interventi pubblici mirati così da garantire la trasparenza e la responsabilità democratica”.

E poi le attività economiche, chiarisce la Commissione Ue, dovrebbero riprendere gradualmente grazie a diversi modelli applicabili, tra cui: mansioni adatte al telelavoro, rilevanza economica, turnazione fra lavoratori; non tutta la popolazione dovrebbe riprendere il lavoro contemporaneamente.

Si veda anche la raccolta di QualEnergia.it con tutti i provvedimenti presi per fronteggiare l’emergenza Covid-19

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