Cinque grafici per capire cosa è successo nell’energia nell’anno della pandemia

Boom delle rinnovabili, crollo del petrolio, carbone in calo: i dati più importanti delle ultime statistiche Bp.

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Il crollo dei consumi petroliferi durante il lockdown, la crescita delle fonti rinnovabili trainate da eolico e fotovoltaico a costi sempre più bassi, la riduzione temporanea delle emissioni di CO2 mentre diversi paesi annunciavano obiettivi net-zero per il 2050, i timori di una ripresa economica post-Covid incapace di sganciarsi dai combustibili fossili…

Sono i temi che hanno caratterizzato il settore energetico nel 2020 e che anche nel 2021 continuano a far discutere analisti, politici e scienziati.

Intanto si sono moltiplicati gli appelli per fermare nuovi investimenti in carbone, gas e petrolio, altrimenti sarà impossibile raggiungere il traguardo delle emissioni zero per metà secolo.

Vediamo allora che cosa è successo nel 2020 per energia e clima, con un focus sulle rinnovabili, con una selezione di grafici tratti dalle ultime statistiche pubblicate da Bp, Statistical Review of World Energy (link in basso).

Il primo grafico riassume gli andamenti della domanda energetica nel 2020.

Si nota in particolare il netto calo dei consumi petroliferi (-10%) con una contrazione complessiva della domanda di energia primaria del 4% circa sul 2019; in deciso calo pure il consumo di carbone (-4%), mentre la domanda di gas e di elettricità ha visto riduzioni più contenute.

Nel secondo grafico, vediamo più in dettaglio che in campo petrolifero la diminuzione più consistente ha interessato il trasporto aereo (-40% di consumi).

La prossima coppia di grafici, invece, evidenzia che la produzione elettrica delle rinnovabili è aumentata lo scorso anno, grazie soprattutto agli impianti eolici e fotovoltaici; le rinnovabili, nel complesso, hanno ampiamente superato il 10% del mix elettrico globale nel 2020, mentre il carbone ha proseguito la sua discesa, attestandosi intorno al 35% del totale.

Il quarto grafico si focalizza poi sul boom della nuova potenza installata negli impianti eolici e fotovoltaici nel 2020, 238 GW totali, con in testa sempre la Cina a livello di singoli paesi.

Con il quinto e ultimo grafico selezionato torniamo a evidenziare la riduzione dei costi delle rinnovabili, in termini di valori Lcoe (Levelized cost of electricity), cioé i costi complessivi per produrre energia elettrica con una determinata tecnologia.

Ricordiamo che diverse recenti analisi (Irena, BloombergNEF) hanno rimarcato che fotovoltaico ed eolico, con i costi attuali, battono non solo le centrali termoelettriche di nuova costruzione, ma anche gli impianti a carbone già in esercizio, e lo fanno anche in mercati chiave come Cina e India; articolo qui per approfondire.

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