Bonus edilizi, la Basilicata riapre la partita delle cessioni dei crediti

Approvata una proposta di legge che prevede la possibilità, per gli enti economici regionali e le società partecipate, di acquisire i crediti fiscali dalle banche, per poi compensarli con gli F24.

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Potrebbe partire dalla Basilicata una nuova possibilità per cedere in qualche modo alle Regioni i crediti fiscali dei bonus edilizi, nonostante lo stop imposto dal decreto 11/2023 (decreto Cessioni convertito dalla legge 38/2023).

Quel provvedimento, ricordiamo, ha vietato alle pubbliche amministrazioni di acquisire i crediti d’imposta che riguardano i lavori eseguiti con il Superbonus e con le altre agevolazioni in edilizia. Si erano quindi bloccate le iniziative di diverse Regioni per promuovere la circolazione dei crediti incagliati, ad esempio prevedendo di acquistare direttamente i crediti dalle banche per poi compensarli tramite i modelli F24.

Ora la Regione Basilicata punta a riaprire la partita con una proposta di legge, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale, presentata da Tommaso Coviello (FdI).

La proposta è la n. 158 del 2023, intitolata “Circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio” (link in basso).

Il provvedimento punta a favorire l’acquisto di crediti fiscali da parte degli enti strumentali e/o le società partecipate della Regione, dopo aver valutato la consistenza della loro capacità di compensazione annua mediante modello F24.

Coviello nel dibattito in Consiglio regionale ha fatto alcuni esempi di enti sub-regionali, esclusi dal perimetro di applicazione del dl 11/2023; per la Basilicata potrebbero essere, tra gli altri, il Consorzio di Bonifica e l’Acquedotto Lucano.

Nella relazione illustrativa si precisa poi che “qualora i crediti venissero acquistati da istituti di credito, questi ultimi rilasceranno la liberatoria attestante l’avvenuta effettuazione dei controlli circa la genuinità del credito e certificheranno, altresì, che i crediti rivenduti agli enti derivano da interventi di efficientamento energetico effettuati ad opera di imprese aventi sede legale ed operativa in Basilicata ed abbiano riguardato unità immobiliari urbane ubicate in Basilicata”.

In sostanza, ad acquisire i crediti potranno essere solamente gli enti pubblici economici regionali a prevalente caratterizzazione economica e/o le società partecipate, non la Regione in via diretta, essendo quest’ultima una pubblica amministrazione.

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