Dalla ricerca al mercato: un know-how milanese per le finestre solari intelligenti

Un’eccezione nel panorama italiano: 1 milione di € per acquisire i brevetti dell’Università di Milano-Bicocca da parte di Glass to Power, uno spin-off dell’Ateneo milanese, per finestre fotovoltaiche brevettate dall’Università su tecnologia LSC. La commercializzazione dai primi mesi del 2019.

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Si tratta di uno dei più importanti investimenti mai registrati in Italia per l’acquisizione di una famiglia di brevetti sviluppati nell’ambito dell’attività di una Università pubblica.

È accaduto tutto in meno di cinque anni. I primi risultati della ricerca sviluppata dai professori Sergio Brovelli e Francesco Meinardi del Dipartimento di Scienza dei materiali arrivano nel 2014. Nel settembre del 2016 viene costituita Glass to Power sorretta da due campagne di crowdfunding. Ora l’obiettivo è di iniziare una vera e propria commercializzazione di prodotti nel 2019.

La tecnologia è denominata LSC – Luminescent Solar Concentrator. Vengono utilizzati nanocristalli inseriti in lastre di plexiglass che convertono la luce solare in raggi infrarossi e che poi vengono riflessi all’interno del pannello fino ad arrivare al bordo dello stesso.

Qui una sottile striscia di celle fotovoltaiche al silicio converte i fotoni infrarossi in corrente elettrica con un’elevata efficienza. L’idea sviluppata è che l’energia dai vetri trasparenti delle finestre va direttamente ai sistemi di accumulo o viene utilizzata per l’impiego immediato dell’utenza (il video di presentazione).

La tecnologia è diretta in modo particolare agli Zero-Energy Buildings, ovvero edifici sostanzialmente autonomi da un punto di vista energetico, come previsto dalle direttive europee 31/2010/UE e 2012/27/UE che entreranno in vigore in tutta Europa entro il 2020.

Ricordiamo che le finestre fotovoltaiche brevettate dall’Università di Milano-Bicocca su tecnologia LSC (Quantum Dot Solar Windows) hanno vinto lo Special Recognition Award nella categoria Green Technology R&D100 Awards 2016, assegnati nel corso della R&D 100 Conference 2016 tenutasi nel Maryland (USA).

Il lavoro di squadra portato avanti dall’Ateneo della Bicocca ha consentito a questa ricerca di altissimo livello di trovarsi nelle condizioni ideali per generare un prodotto che in pochi anni arriva dallo studio al mercato, dando vita ad un patto di investimento che guarda al futuro con ulteriori ritorni per l’Università.

Il 26 giugno si è avuto un incontro con gli investitori e il pubblico nell’ambito del ciclo Innovation Pub.

Recentemente è stato affidato a BDO, società multinazionale di consulenza finanziaria e certificazione, l’advisoring finanziario per ottenere una valutazione indipendente di Glass to Power, che è risultata essere di 9 milioni di euro pre-money, che a marzo, inoltre, è stata trasformata in società per azioni.

La seconda campagna di equity crowdfunding iniziata il 15 maggio sulla piattaforma CrowdFundMe è lo strumento che Glass to Power ha scelto per portare a compimento il suo aumento di capitale da 2.250.000 €. La startup ha sfruttato le risorse già raccolte nel 2017 con la campagna precedente (300.000 € dai soci fondatori e 54 nuovi investitori) per sviluppare la sua tecnologia fino a uno stadio pre-market e trovare partner industriali.

Un apporto fondamentale all’aumento di capitale è arrivato dalla Federico De Nora SpA, società holding del Gruppo Industrie De Nora, multinazionale italiana leader nelle tecnologie elettrochimiche per la crescita sostenibile: detentrice del 25% del capitale, tra i fondatori di Glass to Power, ha confermato la sua fiducia nel progetto anche alla luce dei risultati già conseguiti, investendo 626.740 € direttamente sul portale di CrowdFundMe per mantenere la propria quota.

Oltre all’acquisizione della famiglia di brevetti dell’Università di Milano-Bicocca, il capitale raccolto sarà investito in altre operazioni strategiche nell’ottica di accompagnare Glass to Power verso un ulteriore salto dimensionale e, in prospettiva, ad una quotazione in Borsa nell’arco dei prossimi due-tre anni.

La tecnologia è ormai abbastanza matura da consentire una “prima release” di finestre con buone prestazioni a costi relativamente contenuti e si prevede di immettere sul mercato i primi prodotti sperimentali entro la fine di quest’anno, per iniziare la vera e propria commercializzazione nei primi mesi del 2019.

“Un esempio concreto di innovazione – evidenzia Danilo Porro, prorettore alla Valorizzazione della ricerca dell’Università di Milano-Bicocca – perché innovare significa creare valore: è quindi un risultato di estremo rilievo a livello nazionale e non solo, che conferma come l’ecosistema Bicocca sia dedicato alla valorizzazione delle nuove conoscenze e allo sviluppo di modalità organizzative che credono nel progetto, capaci di fare la differenza, di fare network con il mondo delle imprese e delle società spin-off, assistendo e supportando azioni di crescita e trasferimento a favore del territorio e dei cittadini”.

“In questo anno e mezzo di vita di Glass to Power abbiamo fatto passi da gigante nello sviluppo della tecnologia LSC – aggiunge Emilio Sassone Corsi, amministratore delegato di Glass to Power – e siamo pronti per il grande salto sul mercato. L’aumento di capitale in atto sta andando rapidamente a conclusione e ci darà tutte le risorse necessarie per realizzare il progetto industriale che presentammo all’atto della costituzione della società nel settembre 2016. L’acquisizione della famiglia dei brevetti dall’Università di Milano-Bicocca rientra in questa strategia di sviluppo e ci consente di valorizzare ancor di più la nostra società. Desideriamo continuare ad essere legati alla Bicocca, con la quale abbiamo un rapporto di collaborazione ampio e di completa reciproca soddisfazione”.

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