Dopo molti mesi finalmente a settembre le rinnovabili crescono in produzione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Grazie anche ad un “recupero” della generazione da idroelettrico (+10,5), ma anche dell’eolico (53,6%) le rinnovabili elettriche hanno prodotto lo scorso mese 8,9 TWh, quasi un terawatore in più rispetto a settembre 2016, con una copertura del fabbisogno elettrico pari al 34,3%. In crescita del 9,7% la produzione solare FV. In diminuzione del 12,5% la produzione termoelettrica (oltre 10 TWh in meno).
Secondo i dati mensili di Terna (report allegato in basso), la domanda di elettricità in Italia è stata nel mese di 26,1 miliardi di kWh, con un calo del 2% rispetto stesso mese dell’anno precedente (vedi tabella Terna).
L’andamento della domanda ha risentito negativamente dell’effetto calendario e temperatura: quest’anno settembre ha avuto un giorno lavorativo in meno rispetto a settembre 2016 e una temperatura di circa 2 °C inferiore rispetto alla media del periodo.
Gli 8,9 TWh da fonti rinnovabili di settembre vanno a coprire la produzione nazionale netta per il 39,4%; il restante 60,6% è coperto dalla fonte termoelettrica.
I dati sui primi nove mesi dell’anno
La domanda dei primi nove mesi del 2017 è aumentata dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2016 (a parità di calendario il valore sarebbe pari a +2,2%).
Nel 2017 la produzione totale netta (213,1 TWh) ha soddisfatto per l’89% la richiesta di energia elettrica nazionale (239,5 TWh).
Se guardiamo all’andamento delle rinnovabili su base annuale (periodo gennaio-settembre), vediamo che solo il fotovoltaico ha una produzione in aumento: quasi 2,4 TWh (+12,9%) in più rispetto a gennaio-settembre 2016.
In diminuzione, invece, la produzione eolica (-7%), geotermica (-1,8%) e da bionergie (-0,7%).
L’idroelettrico, che come abbiamo visto recupera un po’ a settembre, resta comunque indietro: -11,7% sul 2016, con oltre 4 TWh in meno rispetto ad un anno fa.
In questi due prossimi grafici aggiorniamo l’andamento del contributo delle rinnovabili nel complesso e per tecnologia sulla domanda elettrica per il periodo gennaio-settembre a partire dall’anno 2014.
Come si vede la percentuale resta, come nei mesi scorsi, piuttosto bassa (34,2%) se confrontata con lo stesso periodo degli anni precedenti.
Qui si nota la discesa del contributo dell’idroelettrico rispetto alla domanda elettrica.
Nei mesi che vanno da gennaio a settembre 2017 il fotovoltaico ha generato 20,9 TWh fotovoltaici che contribuiscono alla domanda elettrica per l’8,7%; l’idroelettrico soddisfa invece il 12,9% della richiesta e l’eolico il 5,2%.
Sulla produzione nazionale le rinnovabili pesano, al momento, per il 38,4% (lo scorso anno questa quota era il 41,1%).
Dal 2014 si sono persi circa 12,7 TWh di elettricità pulita (periodo gennaio-settembre), diminuzione da imputare soprattutto al netto calo della produzione idroelettrica (16,3 TWh in meno nel periodo considerato).
Eolico e fotovoltaico insieme producono (dato per gennaio-settembre) 3,2 TWh in più rispetto allo stesso periodo del 2014 e 1,4 TWh in più dell’anno scorso (vedi grafico).
Nell’ambito di tutte la produzione da rinnovabili elettriche il fotovoltaico rappresenta più di un quarto del totale (25,5%). L’idroelettrico è al 37,7%; in terza posizione le bioenergie davanti all’eolico: 16,4 contro 15,1% sul totale delle fonti elettriche pulite del periodo gennaio-settembre 2017.
Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:
- Report mensile Terna (settembre 2017)
Prova gratis il servizio per 10 giorni o abbonati subito a QualEnergia.it PRO